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I Lupi d'Irpinia all'assalto del Delfino

02.05.2015 11:41

Chi ben comincia è già a metà dell’opera, oppure no? In casa Avellino, come raccontato in settimana dal giornalista di irpinianews.it Claudio De Vito, le cose non vanno più per il meglio. Due vittorie, due pareggi e sei sconfitte hanno fatto sprofondare i Lupi dalla lotta alla promozione diretta all’ottava piazza, ultimo posto valido per i playoff. I sogni di gloria maturati dopo la vittoria di febbraio contro il Livorno avevano illuso un po’ tutti: tifosi, calciatori e addetti ai lavori. Il desiderio di rifarsi dopo gli spareggi sfumati nella scorsa stagione proprio nell’ultima giornata ha ulteriormente amplificato il tutto. Se lo scorso anno i biancoverdi neo promossi non avevano la luce dei riflettori addosso, oggi la pressione sul club irpino è decuplicata. Il trend negativo non ha tolto la fiducia del presidente Taccone nel tecnico Rastelli, confermato al timone fino al termine della stagione. Non avrebbe nessun senso cambiare allenatore a tre giornate dalla fine ma, come ribadito dal numero uno irpino, bisogna fare mea culpa concentrandosi sull’obiettivo finale, i playoff. Per questo Taccone ha chiesto alla tifoseria di avere pazienza e di sostenere soprattutto in questo momento difficile la squadra. Nonostante il periodo no, qualche buona notizia arriva in casa Avellino. Domenica al Partenio tornerà bomber Cataldo a dare manforte ai suoi. La sua assenza contro il Crotone, sommata alla brutta prestazione, è pesata ancora di più. Il suo ritorno in campo è ossigeno puro per mister Rastelli, alla disperata ricerca di una soluzione. Il tecnico irpino ha provato a cambiare modulo ed interpreti senza nessun risultato. Il problema principale però non è di natura tecnico – tattica ma fisica. L’Avellino nelle ultime giornate subisce un vistoso calo fisico che lo manda in difficoltà nel finale di gara anche con squadre meno blasonate. Confermando la fiducia a Rastelli e nel suo staff, il responsabile al recupero infortunati Nicola Agosti, però, affiancherà il preparatore atletico Esposito, indicato come uno dei maggiori colpevoli della lenta decadenza dei Lupi. Grosso punto interrogativo sul modulo e i titolari di domenica: uniche certezze la presenza di Castaldo e la grande voglia di tutto l’ambiente di rivedere un Avellino agguerrito, vivo e voglioso di agguantare i playoff. La stagione passata sempre in alto tra le big da l’obbligo ai Lupi di non poter mollare proprio nel finale. Dello stesso pensiero è il direttore generale Peppino Pavone: "Quando le cose non vanno è dura in qualsiasi ambiente  ma ad Avellino la realtà è un po’ più bollente: è una piazza passionale e legata alla squadra. La città vive di calcio e anche tutto l’hinterland vive per i Lupi. Dopo aver fatto i play off l’anno scorso, adesso tutti lì si aspettano di vincere. E’ così, i tifosi chiedono sempre di più. Le pressioni e le aspettative quest’anno si sono decuplicate per Rastelli. Non do molto peso ai risultati negativi dell’ultimo periodo - continua sul Messaggero Abruzzo Pavone - lì ci vuole poco a ritrovare l’entusiasmo e l’orgoglio. Non dimentichiamo che l’Avellino è dall’inizio in zona play off e con una vittoria può fare un nuovo balzo in avanti. Ci vuole poco a ritrovare il morale. Non mi fiderei molto dei biancoverdi" Il posticipo di domenica nel fortino del Partenio, prima della trasferta di Bologna, appare quindi come l’ultima spiaggia, l’ultima occasione per ritornare prepotentemente in corsa per la massima serie.  Come una fenice, l’Avellino è chiamato a risorgere dalle proprie ceneri per centrare nello  sprinti finale i playoff, l’obiettivo minimo stagionale coltivato e sognato per trentotto giornate.  

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