Chi è lo SLO (il delegato dalla Società per i rapporti con la tifoseria) del Pescara
Si chiama Giovanni Potenza ed è in carica dal 1° dicembre
Molti tifosi si chiedono chi sia uno SLO di un club e quale funzione svolga. Da oggi le cose saranno più chiare. Il Pescara ha infatti pubblicato una nota ufficiale per ufficializzare l'incaricato della società e lo ha fatto mediante una lettera di presentazione (che riportiamo integralmente) nel quale l'incaricato in prima persona si fa conoscere ai tifosi biancazzurri.
"LETTERA AI TIFOSI DEL DELFINO PESCARA
Buongiorno. Con questa lettera diretta a tutti i tifosi biancazzurri voglio presentarmi ufficialmente
Mi chiamo Giovanni Potenza e dal 1° dicembre sono il nuovo SLO del Delfino Pescara. L’acronimo SLO sta per Supporter Liaison Officer, termine mutuato dal mondo anglosassone per indicare colui che è delegato dalla Società per i rapporti con la tifoseria. In particolare mi occupo di fornire al tifoso tutte le informazioni che necessita, sia per le gare casalinghe che per quelle interne, partecipo alle riunioni organizzative per tutte le gare della squadra portando sul tavolo della discussione ogni possibile agevolazione per la partecipazione dei nostri tifosi alle gare, attendo l’arrivo dei nostri tifosi nello stadio che li ospita, cercando di ridurre al minimo ogni problema per l’ingresso nello stadio.
Credo che valga la pena di prendere l’esempio della gara di Frosinone per meglio definire e spiegare il mio lavoro soprattutto in trasferta. Sono riuscito ad evitare che venisse prescritto l’uso della tessera di fidelizzazione (o per meglio dire la tessera del tifoso), ho ottenuto il posizionamento di bagni chimici nell’area di arrivo e l’utilizzo di personale femminile per il controllo alle nostre tifose nonché di far si che i nostri tifosi potessero entrare nello stadio prima dell’inizio della gara. Per quanto attiene al costo del biglietto per il settore ospiti, scandalosamente esagerato e comunque non in linea con quello praticato per i tifosi locali, purtroppo, nonostante le reiterate proteste che ho inviato in tutti i luoghi istituzionali competenti, non è stato possibile ottenere alcunché, vista la resistenza del Frosinone Calcio.
Comunque la mia prima personale priorità verso di voi è e sarà sempre quella di far si che possiate assistere alle gare che si disputano in trasferta nella massima sicurezza e che possiate tornare a casa nella massima tranquillità, che poi, alla fine credo sia la preoccupazione di tutti.
Sono un tifoso anche io, e per tanti anni, finchè ho potuto, ho seguito il Pescara anche in trasferta, ho vissuto giorni felici, giorni tristi ed anche giorni di paura andando a vedere gare in alcune località tristemente note per il comportamento criminale della locale tifoseria. Questo per dirvi che sarà mia cura fare in modo che siate sempre tempestivamente informati su tutto quello che vi riguarda e che possiate chiedermi tutte le informazioni e rappresentarmi i problemi che possono insorgere nell’organizzazione di questa o quella trasferta.
Anche se faccio parte della Società il mio compito è quello di essere a vostra disposizione, indipendentemente da come la pensiate, non sta a me giudicare la bontà o meno del pensiero del tifoso verso questa governance, il mio ruolo è darvi collaborazione, sempre che la vorrete. E sono qua anche per chiarirvi eventuali novità introdotte recentemente come il Codice Etico del Tifoso, che non è uno strumento repressivo, ma solo una serie di concetti che definiscono cosa la Società si aspetta dai suoi tifosi. E’ chiaro che senza una spiegazione chiara, tranquilla, può essere interpretato come uno strumento di esclusione, ma sono a disposizione per parlarne con serenità.
Chiudo esplicitando il mio pensiero di sportivo e di tifoso. I presidenti, gli allenatori, i giocatori, tutti noi passiamo, quello che resterà sempre, che ha scritto la storia del calcio italiano sono i nostri colori. Noi a quelli dobbiamo sempre restare attaccati, per quelli abbiamo girato l’Italia per portare il nostro sostegno alla squadra del momento, per quelli alcuni nostri indimenticabili protagonisti sia sugli spalti che sul campo non ci sono più e per quelli dobbiamo ancora sostenere chi oggi ci rappresenta sul terreno di gioco, anche se i risultati tardano ad arrivare, anche se magari il gioco non ci soddisfa. Questi colori vanno sostenuti soprattutto nei momenti difficili, magari rimandando le critiche e le proteste alla fine del campionato. Ribadisco, è solo il mio pensiero, sul quale potrete pensarla ovviamente in modo diverso, come è giusto che sia e che io rispetterò sempre.
Grazie per l’attenzione che mi avete dedicato"
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