Mondonico a PS24: “Il Pescara può ambire ai playoff. Su Zeman vi dico che..”
L'intervista esclusiva
A CURA DI MATTEO SBORGIA - Ha dedicato gran parte della sua vita al calcio, da giocatore prima e allenatore poi, riuscendo a trionfare (per ben due volte) sulla malattia. Stiamo parlando di Emiliano Mondonico, una vera e propria icona degli allenatori italiani. L’ex tecnico del Torino ha rilasciato un’intervista ESCLUSIVA a Pescarasport24 in vista della partita prevista per sabato pomeriggio all’Adriatico, tra il Pescara di Zeman e la Cremonese (di cui "Mondo" è stato giocatore ed allenatore) guidata da Tesser.
Lei ha avuto modo di vincere tante partite nel corso della sua lunga carriera (da calciatore prima e da allenatore poi). Una, però, è sicuramente la più importante e riguarda la malattia che ha trionfalmente sconfitto per ben due volte: se le chiedessi di definire la vita con un aggettivo, quale userebbe? “La vita mi ha dato tantissime cose. Un aggettivo? Fantastica”
Secondo lei, che conosce Zeman da anni, che cosa c’è ancora di innovativo nell’ idea di calcio del tecnico boemo? La squadra biancazzura secondo lei è stata plasmata a sua immagine e somiglianza? “Credo che l’impostazione della fase difensiva possa essere l’elemento innovativo Le difese delle squadre di Zeman, di solito, si muovevano in base al movimento della palla: se la sfera andava in avanti, i difensori correvano in avanti e viceversa. Ultimamente, invece, ho notato che quando la palla va in avanti (nella metà campo avversaria) i difensori aspettano, sono più prudenti . Questo cambiamento a me ha fatto molto piacere e rende il boemo un allenatore completo a mio avviso. Penso che questa squadra non sia stata costruita ad immagine e somiglianza del suo allenatore. Nella sua idea di calcio, Zeman, predilige il gioco offensivo e perciò vorrebbe che tutti i giocatori siano abili ed adatti allo stesso. Chi ha costruito questa squadra ha invece puntato sull’equilibrio, sia nella fase offensiva che in quella difensiva”
Qual è stato il giocatore del Pescara che l’ha sorpresa di più? Chi invece l’ha delusa? “Non mi piace parlare del singolo, una squadra non è composta da un solo giocatore ma da un gruppo di giocatori. Seguendo quest’ottica dico che mi ha sorpreso la fase difensiva e non mi ha deluso la fase offensiva del Pescara. Credo che questa squadra possa avere ampi margini di miglioramento nel tempo”
Che ruolo potrà recitare la squadra biancazzurra in questo campionato secondo lei? “In questo campionato, considerando anche l’andamento abbastanza uniforme e lento delle compagini che partecipano dello stesso, penso che la squadra biancazzurra possa legittimamente ambire ad un piazzamento nei playoff”
Lei ha giocato ed ha anche allenatore la Cremonese: che tipo di squadra è la formazione di Tesser? “La proprietà vuol vincere. La Cremonese è appena salita dalla Lega Pro e quest’anno ha allestito secondo me la squadra adatta per andare in A. L’organico è ben assemblato, ci sono giocatori esperti e al contempo giovani molto interessanti. Io credo che la formazione di Tesser non si farà scappare niente. Adesso ha questi alti e bassi, in casa perde e in trasferta vince. Quando va in trasferta la squadra gioca di ripartenze che quando gioca in casa concede agli avversari. Le ripartenze sono sempre micidiali. La Cremonese ha dalla sua l’esperienza che è un fattore di cui bisogna tenere enormemente conto”
Alle porte c'è Pescara- Cremonese : che partita sarà? Un pronostico? “La Cremonese è stato il mio primo amore, il primo amore non si dimentica mai. Credo che sarà una partita molto accesa in cui il Pescara dovrà prestare attenzione massima alle ripartenze della Cremonese. Il gioco offensivo di Zeman favorisce tutto ciò: se il Pescara attacca, è chiaro che concede spazio e campo agli avversari che dalla loro hanno degli attaccanti esperti e pronti a tradurre in goal ogni minimo errore dei biancazzurri”
Foto: ToroNews
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