Andrea Coda plaude al pubblico e parla di arbitri e del suo infortunio
Il difensore è uscito claudicante dallo stadio, ma senza stampelle.
Un plauso al pubblico pescarese, una "tirata d'orecchio all'arbitro Pinzani" e il report, non troppo rassicurante, sulle sue condizioni: a fine Pescara-Bari, Andrea Coda è uno dei giocatori biancazzurri incaricati a parlare con la stampa.
Sull'arbitraggio, per nulla positivo a suo dire: "C’era un rigore su Coulibaly in avvio e sul secondo gol del Bari un fallo su di me. Porto ancora i segni, a mio avviso era gamba tesa e sono rimasto per terra, tanto che non mi ero nemmeno reso conto del loro raddoppio".
Sui tifosi: "L’apporto del pubblico è stato ed è sempre fondamentale, non lo dico per retorica. Sappiamo quello che può dare la città di Pescara ed abbiamo bisogno di questo tipo di supporto. Tocca a noi riportare il pubblico dalla nostra parte, ma la strada è quella giusta"
Sulla prestazione della squadra: "Il nostro è un bel segnale di continuità dopo il pari di Palermo con una rimonta di carattere. Era una partita delicata, sullo 0-2 c'era nervosismo ma abbiamo avuto un'ottima reazione. Pillon all'intervallo ci ha detto che se avessimo accorciato la partita la rimettevamo in piedi. Adesso ci sono 7 finali, siamo i primi a credere alla possibilità di mantenere la categoria".
Sul suo infortunio: "Ho una contusione sulla coscia e mi è andato in iperestensione il ginocchio destro, a freddo valuteremo la situazione. In carriera mi sono fatto per tre volte il crociato, l’esperienza mi dice che sia solo un trauma ma aspetto gli esiti degli esami strumentali"
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