Prima squadra

Pescara - Perugia 2-1, le pagelle dei biancazzurri

12.09.2015 10:05

Pescara torna a sorridere. Tre punti e una buona prestazione spazzano via il ricordo di Livorno e le critiche. Ciò che conforta maggiormente, però, sono i margini di miglioramento che sembra avere questa squadra. Aresti 6,5 Resta a lungo inoperoso, ma prende qualche spavento sugli spioventi che Ardemagni non riesce a tramutare in gol. Un solo intervento, ma decisivo, su Parigini in uscita nella ripresa. Zampano 6,5 Meno tambureggiante del solito, ma più accorto. Ed ogni volta che affonda esce fuori qualcosa di buono… Fornasier 6 La pessima prestazione di Livorno è un pallido ricordo. Dopo una settimana di critiche risponde con personalità, aspetto importante da sottolineare Zuparic 6 Riportato al centro della difesa, ingaggia una lotta continua con Ardemagni. Non vince sempre, ma il croato c’è Crescenzi 6,5 Sulla sua corsia di competenza agisce Del Prete, uno tra i biancorossi più ispirati. Non molla di un centimetro e si disimpegna bene Verre 6,5 Parte piano, cresce alla distanza. Qualità e quantità a sostegno della squadra. La sensazione è che sia destinato ad un grande futuro Torreira 6,5 Personalità e visione di gioco da big. Sbaglia qualcosa, ma si tratta di errori veniali per il gioiellino di casa Pescara. Memushaj 7 E chi se lo aspettava così dopo la lunga assenza tra infortunio e Nazionale? Glaciale dal dischetto, è un moto perpetuo. Pasta di capitano. Valoti 6 Alterna fiammate a lunghe pause. Non è al meglio e si vede. Lapadula 7 Il migliore. Timbra un palo, firma un assist ed è sempre pericoloso. Chiude con i crampi dopo una prestazione maiuscola Cocco 6 Fa il lavoro sporco, giocando di sponda e aprendo varchi per i compagni. Non ha molte occasioni di battere a rete Benali 6 Qualche buona giocata, ma poco spirito di sacrificio nella fase di non possesso Mandragora 6 Buono il suo impatto sul match Caprari 6,5 La speranza è che il gol siglato possa costituire, finalmente, il trampolino di lancio per “l’eterna promessa” Oddo 6,5 Il Pescara visto con il Perugia non è nemmeno lontano parente di quello di Livorno, non solo per gli interpreti ma, soprattutto, per lo spirito. Ci sono tanti margini di miglioramento ed Oddo lo sa: ora non bisogna abbassare la guardia.

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