Prima squadra

Non è tutto oro quel che luccica. Ma...

Il post Solbiate Arno

25.02.2025 08:10

Una boccata d'ossigeno per la classifica e una bella iniezione di fiducia per il gruppo, ma nulla di più. Non è infatti tutto oro quel che luccica in casa Pescara dopo aver battuto a domicilio il derelitto Milan Futuro. Era importantissimo tornare a vincere dopo lo scivolone interno contro l'Ascoli e la missione è stata compiuta, sul come, però, c'è più di una perplessità. E non è nemmeno questione di qualità del gioco espresso. Al netto della prima rete rossonera viziata da un'irregolarità non segnalata dalla terna arbitrale, infatti, il Delfino ha rischiato di tornare a casa senza i 3 punti in una delle trasferte più agevoli della stagione e contro una squadra mediocre. Lo spessore dell'ultimo avversario sta tutto nei suoi numeri, oltre che nel contenuto delle prestazioni: il Milan baby è terzultimo in graduatoria con 22 punti conquistati in 28 partite e in casa in 14 uscite ha vinto appena 2 volte. E questo qualcosa vorrà pur dire... Dunque, guai ad esaltarsi per il successo di Solbiate Arno, perchè anche al netto della vittoria restano immutate tutte le perplessità che da mesi accompagnano l'involuzione della banda Baldini. Passata due volte in svantaggio, la squadra biancazzurra ha avuto il merito di raddrizzare presto la partita ma è riuscita a portarla a casa solo a superiorità numerica ottenuta. E grazie ad un calcio di rigore e a due sviluppi da palla inattiva. Nel calcio moderno saper sfruttare queste situazioni di gioco (4 gol nelle ultime 3 gare per il Pescara) è di certo un merito - e mister Silvio Baldini lavora su questo aspetto sin dal ritiro di Palena, ottenendo grandi risultati dato che la sua squadra è quella che va maggiormente in rete con queste soluzioni e con marcatori diversi - ma è anche la conferma indiretta che qualcosa negli ultimi 30 metri non funziona. La manovra è troppo spesso piatta, monocorde e sviluppata in orizzontale e quando trova sfogo sulle corse esterne raramente ha sbocchi. In questo modo, un attacco già di suo asfittico e sterile ha poche occasioni per lasciare il segno. Nel girone di ritorno il reparto offensivo ha messo a segno solo 2 reti, entrambe con Bentivegna e una dagli 11 metri, proprio contro il Diavolo baby, squadra che non può di certo essere definita ermetica avendo incassato già 44 marcature. La cooperativa del gol, alla quale si è iscritto Lancini con la rete da 3 punti di domenica dopo un lungo periodo senza volti nuovi, può sostenere la risalita biancazzurra, ma solo fino a un certo punto perchè alla lunga - e soprattutto quando arriveranno le sfide da dentro o fuori negli spareggi - servirà un apporto decisamente più pesante dagli attaccanti. Che dovranno necessariamente essere sostenuti da un centrocampo che oggi muove poco velocemente il pallone e che raramente trova le geometrie giuste: sotto quest'ultimo profilo il prossimo recupero di Kraja è di certo una bella notizia. Della vittoria con il Milan Futuro di buono, comunque, restano l'aggancio in classifica alla Vis Pesaro, avversaria a metà marzo nello scontro diretto dell'Adriatico da non fallire, e l'esperimento Pellacani terzino destro. La prima uscita non è stata perfetta, ma può rappresentare una buona soluzione per il futuro specialmente quando tornerà Davide Merola. Con un terzino bloccato alle spalle, infatti, il numero 10 potrà evitare troppi e dispendiosi ripiegamenti difensivi ed avere così maggiore lucidità in zona gol, giocando più vicino alla porta. Inoltre, con un omologo sull'altra corsia meno arrembante, anche l'esterno mancino ha più licenza di offendere e partire più alto, essendo sgravato da troppi compiti di copertura. 

Commenti

Non un'impresa, ma di sicuro una vittoria importante