ZEMAN'S KARMA - La voglia immortale di continuare a scrivere la propria storia
Nuovo appuntamento in collaborazione con il Gruppo Zeman
Nuovo appuntamento con una delle 2 rubriche offerte ai propri lettori da PescaraSport24 in collaborazione con il Gruppo Zeman. Si tratta di Zeman's Karma ed è firmata da Salvio Imparato, editorialista del laboratorio culturale-popolare fondato sui principi zemaniani. Buona lettura!
Come può un uomo che ha già scritto pagine importanti di storia del calcio, a cui sono state date sempre meno occasioni per continuare a scriverla, ad esserne ancora un autorevole autore? Riscrivendo la sua ovvio! E come lo sta facendo sembra stravolgere i luoghi comuni sui subentri a campionato in corso, sui ritorni, sulle minestre riscaldate e conferma ancora una volta che per Zeman l’età non conta, almeno non ancora.
Come spiega Woody Allen nel suo film “Basta che funzioni” un cliché o un luogo comune possono essere il miglior modo di spiegare qualcosa, ma in questo caso sono il miglior modo di iniziare una bella analisi. Di base bisogna accettare che per trasformare un luogo comune in eccezione che conferma la regola, sono indiscutibilmente le condizioni, i tempi e gli obiettivi di una scelta a determinarne il successo. Nel caso di questo subentro ovviamente la qualità della rosa, adatta alle idee del 433 Boemo, hanno accelerato un processo di mentalità che nella scorsa avventura di Zeman faticava a decollare.
Infatti si è visto più Zeman in queste 5 partite che in un’intera stagione a Foggia. Poi si aggiunge alla qualità, la voglia di questi ragazzi di lavorare e apprendere dal Boemo, subendone la scossa, miracolosa dopo Messina, che attestano questa volta anche una società più predisposta e vicina, con un’unità di intenti diversa rispetto al primo ritorno. Chi conosce il modo di lavorare di Zeman richiede tempo, ma con queste condizioni è ovvio che i tempi si sono ridotti per incominciare a vedere qualcosa. La situazione di classifica e nessun obbligo di salvezze disperate o vittoria di campionato, stanno facendo il resto.
Ieri il match Catanzaro-Pescara è stato uno spot per il calcio e affermare che il Pescara ha dato lezione non è blasfemia. Vivarini sostiene di non aver permesso azioni zemaniane, difficile essere d’accordo, ieri al Ceravolo si è visto tutto il repertorio del 4-3-3 targato ZZ. Pressing, sovrapposizioni, diagonali, inserimenti e cambi di fronte. Si è anche subito certo, ma era la prima della classe e non era per niente appagata dalla promozione già intascata, anzi hanno onorato il campo e la bella cornice. Il risultato non rende giustizia alla grande prestazione, ma va bene così già essere gli unici a fare punti dove nessuno prima ci era riuscito. Di sicuro se si fosse giocata tra un mese avremmo parlato di un altro risultato e di questo passo tra poco vedremo i 4 e i 5-0. Salvio Imparato
Commenti