FULL METAL ZEMAN - "Palo dentro palo fuori"
Una delle rubriche firmate PS24 & GZ
Riecco l'appuntamento settimanale con una delle rubriche firmate insieme agli amici del Gruppo Zeman. Questo è Full Metal Zeman, la rubrica firmata da Gioacchino Piedimonte, che è uno degli editorialisti di punta del GZ e che da anni ci onora del suo punto di vista assai peculiare. Buona lettura!
Palo dentro palo fuori
Non è bastata la potenza simbolica della figura di Alessandro Dal Canto, lo stesso allenatore che nella stagione dei record datata 2011/2012 sedeva sulla panchina del Padova e in quel lontano 20 aprile 2012 allo Stadio Euganeo assisteva inerme ad una delle dimostrazioni di forza e di bellezza più folgoranti ed emozionanti della storia zemaniana. Uno 0-6 stampato per sempre nella memoria dell’anima calcistica della città di Pescara che arrivò in un momento drammatico per la traumatica scomparsa nel giro di pochi giorni di Piermario Morosini e di Franco Mancini e a seguito di quattro sconfitte consecutive in campionato con situazione delicata anche in relazione alle ambizioni stagionali. Il periodo difficile attuale non è riuscito ad abbracciare il potere rievocativo di alcune coincidenze, e allo stadio dei Marmi di Carrara il Pescara si è dovuto di nuovo arrendere ad un risultato negativo, all’interno di una prestazione a metà del guado, tra quello che i ragazzi sanno di poter e dover fare e quello che invece per una serie di motivi non viene riprodotto con la stessa efficacia di qualche settimana fa. Al netto di un terreno di gioco ai limiti del praticabile, la partita non è stata indimenticabile in generale, e nelle poche occasioni di rilievo da una parte e dall’altra si impongono due fotogrammi che meglio non potrebbero rappresentare la situazione della squadra allo stato corrente e che spiegano in modo emblematico e senza fronzoli come la direzione degli episodi all’interno delle gare non lasci spazio ad alcun dubbio quando le cose stanno già andando male e il mood non è alle stelle. In soldoni, quando le difficoltà spadroneggiano ecco che i dettagli e gli eventi sul rettangolo verde non assecondano il sentiero maestro, certificando il fatto che il vento è sempre pronto a soffiare a sfavore se per una serie di ragioni le cose non girano già nella maniera in cui dovrebbero. Il destro di Aloi al minuto 10 con il pallone che ritorna in campo dopo aver colpito il palo e il destro di Panico che invece poco prima della mezzora impatta sempre contro il legno alla sinistra di Plizzari per poi entrare in porta e accomodarsi in rete si impongono come copertina del match in questione e raccontano benissimo la stortura di un periodo che sembra non volersi raddrizzare.
Si affrontava come già accennato la squadra dal rendimento casalingo migliore del campionato, ma concedere poco alla compagine di Dal Canto non avrebbe costituito onestamente un obiettivo a priori fuori portata, visto e considerato che i toscani avevano racimolato appena 3 gol nelle 5 partite precedenti al match contro i biancazzurri.
Zeman si è detto soddisfatto in ogni caso della prestazione, e sebbene sia piuttosto difficile credere al boemo quando dice che la rosa di questa stagione è superiore rispetto a quella dello scorso anno, risulta molto meno complesso incasellare queste dichiarazioni all’interno di un quadro psicologico che mira probabilmente a trasmettere ai suoi ragazzi la convinzione e la fiducia che il periodo di flessione sembra aver messo un po’ in discussione. Le parole di Aloi e soprattutto di Brosco nel postpartita trasudano sana leadership e restituiscono comunque la volontà di uscire dal tunnel tutti insieme alzando il livello e l’intensità delle prestazioni, ma è chiaro che il problema principale legato all’assenza di un vero e proprio centravanti persiste e addirittura si amplifica nel momento in cui Merola non sale in cattedra e continua a cincischiare e i centrocampisti che tanto si erano messi in mostra nella prima fase della stagione rimangono troppo nell’ombra senza portare consistenza.
La rivincita in Coppa Italia contro il Pineto può essere l’opportunità giusta per invertire finalmente la rotta. L’appuntamento di lunedì prossimo all’Adriatico contro il Rimini dovrà invece essere tappa obbligatoria da sfruttare per ripartire e riaccendere la luce.
Gioacchino Piedimonte
Commenti