Del Grosso: "Il Pescara è un sogno diventato realtà. Da bimbo mio padre mi portava all’Adriatico"
Contro la sua ex squadra toccherà quota 100 gare in B
Cristiano Del Grosso tornerà titolare contro la sua ex squadra e toccherà il traguardo delle 100 gare in serie B. L'esperto difensore nei giorni scorsi è stato il protagonista della diretta Facebook de Il Centro nella quale si è raccontato. Ecco le sue principali dichiarazioni:
"Ad Ascoli sono stato bene, ho fatto l’esordio in serie A contro il Milan, nel 2005, e ho vissuto una bellissima stagione. A 22 anni ho avuto la possibilità di sfidare grandi campioni. Diciamo che è stato un po’ “l’anno dei sogni”. Il Pescara è un sogno diventato realtà. Da bambino mio padre mi portava all’Adriatico. Vedere quello stadio pieno mi ha sempre emozionato. Ricordo gli anni di Scibilia e Oliveri, che vivevano nella mia città, a Giulianova. Ho sempre desiderato la maglia biancazzurra e l’allora ds Andrea Iaconi, anche lui giuliese come me, diverse volte ha provato ad ingaggiarmi, ma senza riuscirci. Poi anche Giorgio Repetto, nell’anno della promozione in serie A con Oddo, ha fatto il mio nome per la difesa. Quest’anno invece il sogno è diventato realtà. È stato un fulmine a ciel sereno ed è stato bellissimo. Mi ha chiamato il presidente Sebastiani a metà luglio e abbiamo trovato l’accordo in due minuti. Ho voluto fortemente questa maglia, mettendo da parte altre richieste (il Perugia, ndr) e soldi in più. Il gruppo è solido e affiatato. C’è uno spogliatoio unito, ci capiamo con uno sguardo. La cosa che mi fa più piacere, però, è che abbiamo tanti margini di miglioramento. Quello di Palermo è un risultato bugiardo. Abbiamo fatto una grande prestazione e non meritavamo il 3-0. Ora abbiamo la testa giusta per affrontare l’Ascoli. Vincere questa partita manderebbe un segnale forte alle concorrenti. Cosa temo dell'Ascoli? Il loro allenatore, Vincenzo Vivarini, che ho avuto modo di conoscere a Giulianova quando allenava nelle giovanili. È preparato e ho apprezzato la sua carriera, anche se è stato molo sfortunato. Ad Empoli, per esempio, non meritava l’esonero. Le sue idee sono simili a quelle di Sarri e Giampaolo. Ci sarà il pienone? Il tifo all’Adriatico è sempre stato determinante. Sono contento di vedere lo stadio pieno, dopo che negli ultimi anni i pescaresi hanno incassato diverse delusioni dopo la retrocessione. Ho sempre detto che sono venuto qui perché c’è tradizione e ambizione. Ho voglia di vincere e credo che possiamo giocarcela fino in fondo. Il Delfino ha la forza per andare in serie A, ma la classifica di dicembre non serve. Marzo sarà il mese decisivo e si potrà vedere la classifica con un occhio diverso. Abbiamo raccolto meno punti rispetto a quelli che avremmo meritato. Pillon? un tecnico molto preparato e secondo me è stato sottovalutato. Insegna calcio, ha passione ed è bravissimo a caricare la squadra. Io? Sto bene e ho ancora tanta voglia di giocare un campionato di serie A e il mio sogno è quello di disputarlo con la maglia del Pescara. Sarebbe bellissimo prima di finire la carriera da calciatore".
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