Qui Venezia: l'ex Cosmi non può permettersi di fare sconti
Lagunari in cerca dei punti salvezza
A CURA DI CLAUDIO ROSA -
Riparte sabato la caccia ai playoff del Pescara che, dopo il turno di riposo, tornerà in campo in una insidiosa trasferta. Ad aspettarlo ci sarà il Venezia, alla disperata ricerca di punti salvezza.
VENEZIA, SI SALVI CHI PUÒ
“Sono disgustato da questa squadra e da questi giocatori. La cosa grave è che oggi hanno mollato, fossi un giocatore del Venezia farei fatica a guardarmi allo specchio adesso”. Parole durissime, pronunciate niente meno che da Joe Tacopina, presidente del Venezia, pronunciate meno di una settimana fa. I fatti risalgono all’ultima sfida giocata al ‘Penzo’, nella quale gli arancioneroverdi hanno subito una pesantissima sconfitta col Crotone, uscito vittorioso dalla trasferta veneta grazie ad un sonoro 1-4. Una partita delicata, considerando anche la posizione in classifica dei calabresi, in piena lotta salvezza proprio col Venezia. Come se non bastasse, il calendario dei veneti non sembra sorridere alla banda di Cosmi: dopo la disfatta col Crotone, è toccato al Cosenza. Un altro match delicatissimo, questa volta terminato in parità. Passi avanti verrebbe da dire, considerando l’iniziale vantaggio degli avversari e la successiva risposta veneta, culminata poi col gol del pareggio segnato da Bocalon.
Arrivati però a maggio, è impossibile intravedere grandi miglioramenti in un campionato che terminerà tra due settimane. Al momento, il Venezia si trova in piena zona playout, ma lo spettro della retrocessione è quanto mai vicino. 34 punti, gli stessi del Foggia terzultimo, 42 gol subiti e soltanto 30 fatti, per distacco il peggior attacco del campionato. Insomma, i numeri parlano chiaro, e soltanto una vittoria nelle prossime due partite potrebbe, forse, salvare questa tragica situazione.
Prima la sfida casalinga col Pescara, poi la trasferta a Carpi contro una squadra che potrebbe a quel punto già essere retrocessa. 180 minuti per fare tre punti, è questa la mission impossible a cui è chiamato il Venezia.
COSMI, TRA PASSATO E FUTURO
Abbiamo aperto con le pesanti parole di Tacopina rivolte ai giocatori, ma su un punto il presidente del Venezia è stato chiaro: “La squadra ha mollato, non ha forza né grinta, ma non è colpa di Cosmi”. Pare quindi che il tecnico, ex tra gli altri del Pescara, non sembra essere messo in discussione, almeno in questo momento. Eppure da quel 6 marzo, giorno in cui ha ufficialmente preso il posto di Walter Zenga, Cosmi ha raccolto un solo successo sulla panchina dei veneti. Lo score fino a questo momento non è infatti esaltante: quattro pareggi in fila nelle prime quattro gare, compreso il positivo debutto col Palermo (1-1), poi la sconfitta a Brescia, il successo nello scontro diretto col Foggia, i due k.o. contro Ascoli e Crotone ed infine il già citato pareggio a Cosenza. Risultati che non fanno ben sperare il popolo veneziano, ora seriamente a rischio retrocessione. Per evitarla Cosmi dovrà ritrovare la via della vittoria, e tutti a Venezia sperano possa ritrovarla col Pescara, dove lui stesso ha lasciato ricordi piacevoli tra i tifosi: l’arrivo a febbraio del 2014, la salvezza e la mancata riconferma da parte della società, ma il rispetto da parte di tutto il tifo biancazzurro
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