Caso Juventus, momento nero, tifosi e mercato: parla Sebastiani
In silenzio nell'immediato post Taranto, ecco le parole del presidente
Non ci sarebbe solo il nome della Juventus nelle carte della Procura di Torino sul sistema di plusvalenze che gli inquirenti contestano alla società bianconera, argomento che ha già avuto due gradi di giudizio in sede sportiva: questo secondo alcuni giornali di prestigio. Queste operazioni, definite «di favore, con corrispettivi apparentemente lontani dal fair value», tali da «sfociare in rapporti di debito/credito tra le società opachi e non corrispondenti alla rappresentazione pubblica fornita», sono state concluse – secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport e rilanciato online da Open, il quotidiano diretto da Enrico Mentana (leggi qui)– con il benestare di altri club, che in virtù di rapporti personali decennali, hanno accettato le valutazioni economiche dei giocatori non in linea con il mercato. Si legge su questi giornali che - e riportiamo integralmente quanto pubblicato dal celebre quotidiano online Open - "Sassuolo e Atalanta, Udinese e Sampdoria, Parma e Monza sono tra le società considerate dalla Procura nella «galassia Juventus». Oltre a queste, anche Empoli, Pisa, Cosenza, Pescara, Lugano, Basilea e Sion", riporta il giornale web, senza specificare altro. (Per completezza di informazione si riporta quanto pubblicato dalle citate fonti giornalistiche in data 6 dicembre)
E anche della Juventus, ma non strettamente collegato a quanto riportato dalle sopracitate fonti giornalistiche, ha parlato il presidente Daniele Sebastiani a Il Centro, toccando vari argomenti legati ovviamente al momento del Delfino: la crisi, i tifosi ed il mercato. Ecco quanto dichiarato da Sebastiani al quotidiano Abruzzese, punto per punto:
JUVENTUS - Sebastiani commenta anche qualche passaggio delle intercettazioni della procura di Torino che riguardano Brunori che fu ceduto al Pescara. La Juventus era convinta di averlo dato via ad un valore troppo alto. Lei che ne pensa? «La cosa proprio non mi preoccupa. I fatti hanno invece dimostrato che Brunori non era un giocatore che valeva poco. Capocannoniere lo scorso anno in C, sta segnando tantissimo sempre a Palermo anche in B. La Juventus ha incassato bei soldini quest’anno dandolo ai siciliani. Questo dimostra quante volte si sbagli valutando un giocatore perché qualche anno fa magari per loro valeva poco quando lo hanno dato a noi; nella realtà invece ha dimostrato di essere un grande giocatore. E’ semplicemente la dimostrazione che fare valutazioni sui giocatori non è così facile. Poi c’è una magistratura che fa il suo lavoro, oggi ascoltiamo le accuse contro la Juve ma aspettiamo anche che i bianconeri si possano difendere».
MOMENTO PESCARA - «Sono arrabbiato quello che basta e sicuramente sono deluso. E’ un momento particolarmente negativo, non ce ne dice una bene. Mi auguro che con la partita di lunedì abbiamo finito con le giornate storte e già domenica la squadra possa riprendere il cammino che tutti conosciamo. Se analizziamo bene la partita dopo pochi minuti potevamo fare gol con Cuppone che però ha calciato fuori. Poi, i nostri avversari si sono messi tutti a protezione della propria area e, come ultimamente ci sta succedendo, alla prima palla che arriva verso la nostra difesa subiamo gol. Sul raddoppio devo dire che il cross è stato bello, ma qualche responsabilità dei difensori c’è. Nella ripresa si è giocato poco, ci hanno espulso Kraja. Palmiero ha lasciato il campo per infortunio ed è finita come sappiamo. Mettiamo un punto e ripartiamo subito. Vogliamo tornare ad essere brillanti come all’inizio, anche se a Francavilla Fontana la squadra mi è piaciuta. Con il Taranto invece no, non abbiamo giocato affatto bene».Oobiettivi: con le tre sconfitte consecutive cambia qualcosa? «Noi non dobbiamo pensare alla classifica. Magari la troppa responsabilità non fa bene visto che siamo molto giovani. Dobbiamo essere più sbarazzini».
TIFOSI -Contro il Catanzaro sugli spalti c’erano 13.000 spettatori, lunedì scorso 3.300. Sebastiani, è un calo netto che la preoccupa? «No, ma la città di Pescara dovrebbe essere più vicina a questa squadra. Se però devo guardare ad un aspetto positivo della gara contro il Taranto dico i nostri tifosi. E vi spiego perché. Non solo hanno incitato i ragazzi fino al 95°, ma li hanno chiamati sotto la curva e gli hanno detto di pensare alla prossima partita e di ripartire. Quello che stanno facendo in questa stagione i nostri tifosi è qualcosa di importante e noi non dobbiamo disperdere questo entusiasmo».
MERCATO - «Al momento siamo in attesa che oggi arrivi in città Mesik, il difensore che abbiamo appena preso e che sarà disponibile dalla prima gara di gennaio. Altre operazioni? Sì, ma solo se troviamo i correttivi giusti. Delli Carri sta lavorando, ma esclusivamente per trovare giocatori che possano darci una mano per migliorare la squadra».
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