Scommettiamo (di nuovo) che...?
Patrimonializzazione, linea verde, ma anche equivoci ed errori. L'analisi della campagna acquisti invernale del Delfino
A CURA DI MATTEO SBORGIA
La sessione di calciomercato invernale si è conclusa giovedì 1° febbraio alle ore 20. In casa Pescara ci sono stati 4 movimenti in entrata(Gasparini, Meazzi, Sasanelli , Capone) e altrettanti in uscita(Ciocci, Mora, Manu e Tommasini). Sostanzialmente si è proseguito con il lavoro iniziato in estate. Confermata e anzi rimpinguata la linea verde, tuttavia nella rosa a disposizione di Zeman, non sono arrivati elementi di esperienza(scelta discutibile su cui torneremo nel corso del pezzo) ma si è continuato saggiamente a patrimonializzare(marchio di fabbrica della gestione Delli Carri): 3 acquisti su 4 sono infatti arrivati a titolo definitivo. Detto ciò, passiamo nel dettaglio ad analizzare le note dolenti. Un play di ruolo non è stato reperito, analogo discorso per mezzala e centravanti. Ma andiamo con ordine. Il Pescara continua a non avere un metodista puro: in tale posizione si stanno alternando Dagasso(con ottimi risultati), Aloi e Squizzato. Resta il fatto che tutti e 3 i calciatori sono ‘adattati’, poi che riescano a disimpegnarsi bene nella posizione è un altro discorso. Lorenzo Meazzi è giunto dall'Entella come mezzala nelle intenzioni dei dannunziani. C'è un piccolo particolare però, il classe 2001 è un trequartista e non una mezzala. A Chiavari ha ricoperto qualche volta tale ruolo nel 3-5-2( perlopiù in casi di emergenza in cui si doveva recuperare il risultato), ma anche in questo caso il giocatore potrebbe conformarsi sicuramente dal punto di vista tecnico, non di certo sotto l'aspetto tattico e fisico. Non ha struttura e non gli si può chiedere a nostro avviso di fare anche un lavoro in fase difensiva perchè non è nelle sue corde. Ergo non bisogna aspettarsi che il ragazzo garantisca lo stesso apporto di Rafia, anche in fase di recupero del pallone. Il giocatore è un rifinitore: ha dribbling, ultimo passaggio, visione di gioco, ma come mezzala è un'ulteriore scommessa per quanto scritto prima. Intendiamoci, tutti auspichiamo che diventi la mezzala migliore della Lega Pro, ma per assorbire i movimenti che gli chiede Zeman c'è bisogno di tempo che ad oggi non c'è. O meglio non molto. Detto questo come tutti anche noi il futuro non lo conosciamo, ma ci limitiamo a provare ad analizzare i fatti. E allora dove lo si potrebbe collocare in alternativa? Sugli esterni, nella batteria che però già comprende la coppia formata da Cangiano e Accornero che presto torneranno abili e arruolabili. Sabato però il nuovo numero 20 biancazzurro ha fatto vedere buone cose sulla fascia. In avanti è arrivato dalla D Sasanelli che è stato un investimento da parte degli abruzzesi. L'ex giocatore della Fidelis Andria è un ottimo prospetto, ma viene descritto dagli addetti ai lavori che lo conoscono come una seconda punta atipica e strutturata ma non è di certo l'alter ego di Cuppone per quanto concerne il ruolo di prima punta. Il 19enne potrebbe giocare anche come esterno d'attacco(pure lui farebbe concorrenza a Cangiano e Accornero). Per ‘trasformarlo’ da attaccante centrale occorrerà tempo: stiamo parlando di un classe 2004 che finora ha giocato nei dilettanti, il cui futuro sicuramente sarà dalla sua parte ma non si può vivere sempre e solo di previsioni rosee( ci si augura) e sperare che ogni ciambella riesca puntualmente con il buco perchè potrebbe anche non capitare. Soprattutto se si parla di elementi che devono essere ancora inquadrati nello scacchiere tattico del boemo e non hanno alcuna esperienza tra i pro. Tommasini (arrivato in estate per sostituire Lescano) ha giocato pochissimo inspiegabilmente per responsabilità diretta del demiurgo di Praga e a gennaio ha chiesto di andare via ed è stato ceduto al Monopoli in prestito. In attacco rimangono Vergani(ora è infortunato e non si sa precisamente quando tornerà) ,ma di certo non ha brillato in continuità e Cuppone che doveva essere il jolly ma di fatto è il centravanti titolare del Pescara pur non essendo una prima punta di ruolo. Anche l'ex Cittadella si sta adattando alla posizione, seppur con ottimi risultati dal punto di vista dell'impegno e meno sotto l'aspetto realizzativo. Dulcis in fundo Andrea Capone(fratello di Christian). L'ex calciatore della Primavera del Milan era svincolato dopo aver giocato 3' minuti nel campionato croato. Il classe 2002 è reduce dalla rottura del crociato nel 2022. Altra scommessa? Si, anche considerando il contratto che è stato firmato: 6 mesi con opzione biennale in favore del club. Ciò significa che se l'attaccante esterno darà garanzie si procederà al rinnovo, altrimenti no. A Zeman il compito di valorizzare e far rendere al meglio anche i nuovi acquisti. Tanto è risaputo che il boemo ha come sempre la bacchetta magica(eufemismo). Tornando seri, se è vero che l'obiettivo è quello di recuperare il terreno perduto e ambire a fare il massimo possibile cercando di essere protagonisti ai playoff, occorreva fare affidamento su gente pronta e non continuare a puntare sempre e solo su giovani promesse. Le scommesse possono andare bene o male, fa parte del gioco. Abusarne però può nuocere gravemente alla salute del Delfino, tenendo conto che Sdengo già sta facendo il massimo con il materiale tecnico umano a disposizione. Di certo però credere di fare bene e vincere puntando sulla linea verde è a dir poco un azzardo. Ai posteri comunque l'ardua sentenza.
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