Prima squadra

A Pescara c'è magia

Numeri da urlo in quello che per davvero può essere l'anno buono

01.11.2024 08:16

Ha ragione Silvio Baldini, a Pescara c'è magia. O, per meglio dire, è tornata ad esserci, perchè nell'ultimo lustro il Delfino sembrava essere vittima di un sortilegio maligno. Adesso, invece, è tutto bello, anzi bellissimo in riva all'Adriatico e tanti segnali lasciano presagire che questo possa essere per davvero l'anno buono. L'ultimo in ordine di tempo è stato il gol di Antonino De Marco nell'assalto disperato al bunker Pontedera, al minuto 96. Corner di Cangiano, uscita a vuoto del portiere Tantalocchi e in mischia il classe 2004 ha regalato un'altra serata indimenticabile. Magica, appunto. Pescara saldamente primo, a più 4 sulla prima inseguitrice, ora la Torres, ma con una partita in meno rispetto ai sardi e a tutte le altre squadre che tra penalizzazioni (Ternana) e momenti non semplici (Entella, reduce da 2 pareggi di fila, ed Arezzo, caduto a Carpi) stanno perdendo terreno. La banda Baldini continua a guardare tutti dall'alto verso il basso e lo fa grazie a numeri da urlo, gli stessi del Catanzaro dei record targato Vincenzo Vivarini due anni fa. 9 vittorie e 2 pareggi dopo 11 gare, con 6 successi in trasferta su 6 partite disputate e una striscia aperta fatta di 18 punti totalizzati nelle ultime 6 uscite. Stare dietro a questo Pescara, che anche nelle giornate meno brillanti riesce, con pazienza e determinazione, a prendersi l'intero bottino, non è e non sarà facile per nessuno. Contro il Pontedera i biancazzurri si sono presi una vittoria di platino grazie a quei valori che mister Silvio Baldini è riuscito a trasmettere al gruppo, che adesso è diventato per davvero squadra: capacità di soffrire, voglia di dare sempre tutto sino all'ultimo istante, coesione, compattezza ed attitudine a non arrendersi mai. L'infrasettimanale era assai insidioso e sul rettangolo verde i granata, pur con i cerotti, hanno reso la vita difficilissima a capitan Brosco e compagni. Ordinata, pugnace ed attenta, la squadra di Menichini ha pagato dazio alla sola sbavatura di una partita che sembrava inesorabilmente da consegnare agli archivi sul risultato di 1-1. Invece, dulcis in fundo, sono arrivati 3 punti pesantissimi, forse i più importanti della stagione, anche di quelli presi a domicilio a Ternana ed Entella, perchè hanno alimentato un entusiasmo in città che ormai è quasi incontenibile. Ieri, ben prima delle ore 11, erano stati letteralmente polverizzati i 588 tagliandi disponibili per il settore ospiti dello stadio Benelli di Pesaro per la sfida di domenica alla Vis. Nel clima che si è creato nell'ambiente biancazzurro i risultati di certo hanno un loro peso, ovviamente non banale, ma piace anche tanto il modo nel quale arrivano le vittorie. La tifoseria si riconosce in una squadra che magari non pratica un calcio sempre spettacolare, ma che in campo prova sempre a dare tutto senza mollare mai. Il primato, assolutamente meritato, non è però frutto di magia o del caso. E nemmeno della fortuna. Il primo posto solitario e la fuga sono figli di tanto, tantissimo lavoro, sin dall'alba della stagione quando la squadra, tra mille problemi, era partita il 15 luglio alla volta di Palena. Da allora il gruppo ha seguito ciecamente il suo condottiero, che si conferma illuminato nella preparazione delle partite e nella lettura in corso delle stesse, con cambi sempre decisivi. Ma ciò che sorprende ancora del Pescara sono i margini di miglioramento che ha, in primis in zona gol. Quando, ad esempio, la banda Baldini riuscirà a trovare la via della rete con più facilità e maggiore continuità diventerà una macchina inarrestabile

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