Allegri, Gasp, il Pescara e quei 2 risultati storici eguagliati in Serie A proprio da loro
La vittoria per 5-1 sulla Juventus e il ko per 8-2 a Napoli
L'ultimo turno in serie A ha riportato alla memoria due risultati storici del Pescara nella massima serie, uno felice e uno no. L'ulteriore curiosità è che in entrambe le circostanze ora replicate, sulla panchina della squadra in questione, Juventus e Atalanta, siede un giocatore che militava in biancazzurro all'epoca. Chiaramente parliamo di Napoli-Juventus 5-1, che riporta alla memoria il Pescara-Juventus 5-1 con l'attuale allenatore bianconero in campo e in gol, e Napoli-Pescara 8-2, con l'odierno tecnico orobico in campo e in gol. Altra stranezza vedere proprio i nomi del Conte Max e di Gasp nel tabellino alla voce marcatori di quelle partite di tanti anni fa.
5-1 / La Juventus, nella sua storia ultracentenaria, ha perso soltanto sette volte per 5-1. Risultato con cui il Napoli l'ha battuta al Maradona e allungato a +10 in classifica. L'ultima volta che i bianconeri persero con un punteggio così pesante era il 30 maggio 1993. Il Pescara, già retrocesso, subì dopo due minuti la rete di Ravanelli. A guidare la rimonta degli abruzzesi, che poi si trasformò in goleada, fu proprio Massimiliano Allegri: l'attuale tecnico della Juventus segnò il pareggio su rigore. Rete a cui seguirono quelle di Borgonovo, Martorella e Palladini, oltre a un autogol di Carrera. Al posto di Allegri, all'87', entrò in campo l'attuale ds del Milan, Ricky Massara.
8-2 / La prima partita a terminare 8-2 nella storia della Serie A è stata Napoli-Pescara, nella stagione 1988/89. Al tempo, gli azzurri di Maradona si imposero davanti al proprio pubblico grazie alle giocate dell’argentino, autore, nell’occasione, di due gol e tre assist. Dall’altra parte, in campo, c’era un certo Gian Piero Gasperini. L’attuale allenatore dell’Atalanta realizzò anche una rete su rigore in quella partita. Il successo orobico è costato la panchina a Nicola (ma solo per qualche giorno perchéla squadra ne ha chiesto e ottenuto il reintegro), altro ex biancazzurro, in questa sorta di filo invisibile a legare il calcio di oggi a quello di ieri e al Delfino.
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