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"Sogna, ragazzo, sogna!" Il Delfino Rampante racconta....

Riecco la fortunata rubrica di PS24

25.08.2024 11:09

Puntualissimo, torna il nostro Delfino Rampante con la sua rubrica apprezzatissima che ci racconta l'universo biancazzurro a modo suo…. Buona lettura!

Io conosco poeti che spostano i fiumi con il pensiero. E naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo.
1999. Il Professore, al secolo Roberto Vecchioni, pubblica "Sogna ragazzo sogna" riproposto poi come singolo allo scorso Sanremo in coppia con Alfa.
Il sogno di Vecchioni. Il sogno di Silvio Baldini, neo tecnico biancazzurro che parla di magìa. Di alchimia. Di cose impossibili che possono diventare possibili.
Perché, come recitava una celebre pubblicità di una altrettanto celebre marca di vestiario sportivo, "anche se qualcuno può dubitare di te, parole come non posso, non ci riesco o è impossibile... non esistono. E ci ricordano tutte le volte di continuare a credere che: impossible is nothing".

Leggero come Peter Pan - "solo chi sogna impara a volare" - saggio come Albus Silente, preside della scuola di magìa di Hogwarts l'istituto scolastico di Harry Potter - "siamo forti quando siamo uniti" -, Silvio Baldini da Massa-Carrara, faccia da bischero un pochino alla Leonardo Pieraccioni, venerdì sera ha imbrigliato la Ternana e regalato al "popolo biancazzurro" - come spesso dice lo stesso Baldini - il primo, pesante mattoncino stagionale verso quella "notte con qualcosa di speciale" cantata da Jovanotti nel 2011. E sognata da Baldini nell'accettare la proposta adriatica.

Un Pescara solido, coriaceo e concentrato è sceso senza paura sul terreno del "Libero Liberati", riuscendo a sbancare Terni 6 anni dopo. 1-2 con qualche occasione per arrotondare maggiormente il punteggio e un pochino di sofferenza durante il lunghissimo recupero finale. Ma tant'e. D'altronde come diceva Zio Vuja [Boskov] da Begec, maestro di calcio di quella Jugoslavia pre guerra fucina di campioni alcuni dei quali diventati miti ed entrati di diritto nell'Olimpo del calcio: "per vincere partite bisogna fare più gol" [dell'avversario].

In soccorso del Delfino è arrivato subito il neo acquisto Bentivegna, con quel pallone un po' magico diventato una sorta di Bianconiglio che ha ipnotizzato il portiere di casa, dando il via libera al nostro paese delle meraviglie. Meraviglioso, appunto, come il Bianconiglio della famosa Alice descritta dallo scrittore britannico Lewis Carroll nell'ormai lontanissimo 1865.

Senza dimenticare il vento dell'Est che venerdì sera è tornato a spirare forte su Pescara e il Pescara grazie alla prestazione maiuscola dell'estone Tunjov che ha deliziato con i suoi tocchi ed è tornato ad essere il centro di gravità permanente dell'ago biancazzurro. Protagonista, sembrava, di quella rivoluzione cantata che, tra il 1987 e il 1991, portò i Paesi baltici - Lituania, Lettonia ed appunto Estonia - all'indipendenza dall'Unione Sovietica.

Facendo un piccolo passo indietro, ad aprire le danze ternane dei biancazzurri non poteva che essere, quindi, proprio Bentivegna con quel nome di origine latina - Accursio - derivante etimologicamente dall'accursus - o se preferite "aiuto", "soccorso" - romano e quel recente passato calcistico da "bischerotto" toscano con la maglia della Carrarese.

Danze chiuse definitivamente, poi, da Matteo Dagasso. Classe 2004, scuola Pescara Calcio e origini valtellinesi da parte di padre - terra di montagne e scalatori - che con quel suo sinistro forte e imparabile ha chiuso definitivamente il match a favore del Pescara. Che ha scalato così la difficile trasferta di Terni quasi come un ottomila della catena himalayana, la cui sommità svetta fiera tra le nubi ad inseguire il sogno dell'Infinito.

Quel sovrumano Infinito poetizzato da Giacomo Leopardi, cantato dallo stesso Roberto Vecchioni e sognato dall'emigrante di Rino Gaetano che "cantava le canzoni che sentiva sempre a lu mare" mentre sognava la sua Bice.

Sua e anche un po' nostra. Bella come un'attrice - Bice -, belle come il sogno più bello dello Zecchino d'oro 1995 le magìe di mister Baldini sceso in riva all'Adriatico per regalare una nuova speranza al popolo biancazzurro.

7 dicembre 1887: a Parigi iniziò la realizzazione della famigerata torre che prese il nome dal proprio costruttore, l'ingegnere Gustave Eiffel. Innalzata tra lo scetticismo dei parigini, doveva essere temporanea e poi smontata. Invece, dal 1889 - anno del taglio del nastro - resta imperitura come patrimonio dell'umanità e simbolo del sogno di grandezza - diventato realtà - dei nostri cugini d'Oltralpe.

23 agosto 2024: "Io so che quando parlo a volte mi prendono in giro e faccio la figura del bischero. Ma questo non mi importa perché so che quando vado nei posti giusti certe cose si avverano. E Pescara è un posto giusto". Parole e promesse del nostro Roberto Vecchioni che sogna di parlare con il cielo e spostare il fiume con il pensiero: la rivoluzione culturale di Silvio Baldini è appena iniziata.

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