Capolavoro Pescara: vittoria in rimonta, il sogno continua
Capolavoro Pescara a Perugia. Serviva una vittoria per r continuare l'avventura playoff e vittoria è stata, per di più in rimonta. Accade tutto nella ripresa: Goldaniga al 7' porta il Grifo avanti, ma il Pescara non si scompone e con Politano e un rigore di Bjarnason ribalta il punteggio è porta a casa la qualificazione. Ora ci sarà la doppia sfida al Vicenza per continuare a sognare. La gara. Nessuna novità di formazione per Perugia e Pescara che arrivano allo scontro senza appello con i rispettivi migliori 11 possibili. Nel riscaldamento, Faraoni, però, accusa un problema fisico e dunque, rispetto alla distinta consegnata, cc'è Fazzi come esterno destro in suo luogo. Tanti volti noti sugli spalti: tra gli altri, Marco Materazzi, Vivarini e Ballardini. Subito Pescara aggressivo, dovendo per forza vincere per passare il turno : Koprivec al 7' respinge un diagonale di Pasquato, sul tap in Melchiorri centra il palo esterno. Brividi sulle schiene dei 14mila del Curi, ma punteggio che resta a reti bianche. Sono i biancazzurri., oggi in tenuta verde, a dover fare la partita, ma devono stare attenti a non prestare il fianco alle letali ripartenze perugine. Al 31', allontanato dalla panchina pescarese per proteste Dario Di Giannatale, collaboratore di Oddo. Melchiorri è ispirato, ma dopo un virtuosismo al limite dell'area umbra al 35' calcia alto. Buona chance non concretizzata, ma Pescara che crede nell'impresa nonostante alcuni importanti elementi, come Memushaj e Bjarnason, fatichino ad incidere. Giallo anche per Torreira al 39', reo di una entrata proditoria su Fossati. Gli ultimi minuti di primo tempo mantengono il copione di avvio, buona intensità ma portieri sostanzialmente inoperosi nonostante il pallino del gioco sia prevalentemente in mano al Pescara. Si perviene dunque al riposo con il pari a reti bianche, risultato favorevole ai padroni di casa in ottica qualificazione. Nessun cambio deciso dai tecnici, si riparte dagli stessi 22 dei primi 45 minuti. Oddo sposta però Bjarnason a sinistra e posiziona Pasquato in zona centrale, al fine di sfruttare il calcio da fuori dell'italiano e la progressione del vichingo che ha anche facoltà di tagliare per concludere. È ancora Goldaniga ad essere letale al Pescara: dagli sviluppi di una palla inattiva, il prossimo difensore del Palermo (è nell'affare Dybala - Juventus) di testa buca la porta biancazzurra. È il 7' quando i 745 tifosi al seguito dei biancazzurri vedono materializzarsi sotto gli occhi l' 1-0. Strada completamente in salita, ora, per il Pescara che per passare deve necessariamente espugnare il Curi. Sei minuti dopo il vantaggio, ancora Goldaniga dagli sviluppi di un corner sfiora il bis, ma la sfera colpita di testa termina fuori. Al 14' Oddo prova a dare più qualità alla manovra: esce uno spento Memushaj ed entra Brugman, 60 secondi prima di un'uun'uscita in palleggio di Fiorillo su retropassaggio avventato di Salamon (ssi destreggia il portiere sul pressing di due avversari). Politano però rimette tutto a posto, confermandosi uno dei pescaresi migliori in stagaione: discesa palla al piede sulla destra e diagonale che trova impreparato Koprivec. È 1-1 e tutto nuovamente in gioco. Il Perugia soffre sulla sua corsia mancina, ma Camplone avvicenda le punte (Parigini per Ardemagni al 20') invece di porre rimedio. Al 22', proprio da destra una caparbia azione di Melchiorri crea insidia, ma Bjarnason sul secondo palo arriva tardi di un soffio all'appuntamento con il gol. Al 25', poi, su cross di Politano c'è Koprivec adeviare quel tanto che basta per non permettere a Melchiorri il tap in vincente. Al 28' rigore per il Pescara: Politano è atterrato da Fossati (solo giallo però) mentre stava per calciare a rete, per Fabbri non ci sono dubbi. Dal dischetto Bjarnason non sbaglia e ribalta il risultato. Il Perugia ha subito la palla del pari, ma Falcinelli da buona posizione calcia male. Camplone ha bisogno di forze fresche ed offensive, opta allora per cambiare modulo inserendo Fabinho per Giacomazzi e passare al 4-3-3 al 34'. Proprio il nuovo entrato sfiora il pari. Camplone inserisce anche Lanzafame per Rizzo e, in una gara a scacchi, Oddo risponde con Abecasis per Politano (35'). Gli animi iniziano a scaldarsi ed i contatti sono sempre più duri. Ora lo scorrere del tempo è un fattore in favore dei biancazzurri. Il Perugia ora preme, ma più con la forza dei nervi che non con la saggezza del raziocinio. Al 43' Salamon alza bandiera bianca e lascia il posto a Zuparic. I 5' di recupero si preannunciano al cardiopalma. Il forcing dei padronidi casa è sterile, al triplice fischio esulta il popolo pescarese. Il sogno continua...
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