Spezia-Pescara 2-0, le pagelle dei biancazzurri
Top e flop dell'infrasettimanale
A CURA DI CLAUDIO ROSA -
Un brutto Pescara perde sul campo dello Spezia, in una partita nel complesso meritata dai padroni di casa. Nel giorno del debutto in biancazzurro di Bojinov, a salvarsi sono veramente in pochi, mentre sono tantissimi i bocciati.
Fiorillo 6: sfortunato sull’autorete di Scognamiglio ed esente da colpe anche in occasione del raddoppio ligure. Fa quel che può, mette più volte la pezza sulle occasione degli avversari e vince l’indiretta sfida con Migliore. La sua è una buona partita, il risultato finale meno.
Masciangelo 6: di incoraggiamento. Non brilla, questo è certo, ma va apprezzato lo spirito di sacrificio e la difficoltà nel giocare nella fascia opposta a quella solita di competenza. Qualche passo indietro rispetto alla precedente sfida, ma l’impegno c’è e va sempre premiato.
Drudi 5.5: tornato al centro della difesa, non da le garanzie solite. Impreciso e lento nell’accorciare, manca totalmente di concretezza. Compensa con l’aggressività, che gli costa un giallo nel primo tempo ed (quasi) uno nel secondo a tempo praticamente scaduto, anche se l’arbitro lo grazia. Sarebbe cambiato poco. Diffidato, salterà la partita col Benevento.
Scognamiglio 5: prova negativa, la bocciatura è la logica conseguenza di quanto mostrato in campo. Autogol a parte - che purtroppo però pesa sull’andamento di tutta la gara - è la sua partita ad essere piatta dall’inizio alla fine, sensa un sussulto o uno squillo che possano far cambiare corso alla sua gara. Qualche buona chiusura, ma è davvero troppo poco.
Crecco 5.5: schierato d’urgenza per l’assenza dell’ultimo minuto di Bettella, prova in qualche modo a lasciare la sua impronta sul match, senza riuscirci mai. Da terzino, fa sentire la sua continua fase di spinta, anche se fatica a concretizzare in qualcosa di pericoloso. Mezzo punto in meno per il secondo gol, dove poteva fare di più.
Melegoni 5.5: rispolverato, viste le assenze, ci prova in tutti i modi ad incidere, ma proprio non ci riesce. Nel primo tempo, quando il Pescara inizia a far girare la palla, riesce ad entrare di più nel gioco, salvo poi spegnersi man mano col resto della squadra.
Bruno 5: insufficiente. Non da e non aggiunge nulla alla squadra. Se la fase di impostazione viene lasciata a Palmiero, è in quella di interdizione che mostra le sue lacune, venendo preso spesso in contro tempo dagli avversari. Ed è proprio quello spazio tra lui ed il centrocampo - terra di conquista dei liguri - che occupa Gysai in occasione del raddoppio.
Palmiero 5.5: altra prova incolore per il centrocampista. Da mezz’ala soffre, e si vede. Non riesce mai a dare velocità alla manovra, ma probabilmente questa volta le colpe non sono del tutto sue ma anche di chi non lo ha messo nelle giuste condizioni. (Dal 61esimo, Bocic 5.5: dal suo ingresso cambia poco o nulla. Trova un Pescara alle corde, senza la forza di rialzarsi. E lui da solo non riesce a fare granché).
Clemenza 5.5: rispetto alla scorsa partita, un bel passo indietro per il giovane calciatore biancazzurro. Girovaga nel campo, cercando qualche pallone giocabile. Il risultato è una prestazione incolore. Le buone intenzioni e la voglia di incidere ci sono, ma occorre soprattutto la concretezza.
Galano 5: assente per settanta minuti, si fa vedere soltanto per un tiro sparato alto. Quando non è in giornata, si vede. Questa era una di quelle. Il cambio è la logica conseguenza di una partita vissuta da spettatore non pagante. (Dal 79esimo, Pavone SV).
Maniero 5: ormai questo discorso sugli attaccanti del Pescara ritorna ciclicamente. Quando i palloni non arrivano, difficilmente un attaccante riesce a mettersi in mostra e a far bene. Ecco, questo è uno di quei casi. (Dal 70esimo, Bojinov 6: finalmente il suo debutto in campo. Non ha tanti palloni giocabili - tranne un pallone difficile in area - ma entra col piede giusto. Sei sulla fiducia).
Legrottaglie 5.5: dopo la buona prestazione con l’Ascoli, un enorme passo indietro. Non tanto per l’approccio alla partita, perché tutto sommato nel primo tempo il Pescara non ha fatto male, quanto piuttosto nell’atteggiamento. Dal gol subito in poi, non c’è stata alcuna reazione da parte dei biancazzurri. Zero. Nulla di nulla. Sbagliata a posteriori anche la scelta di far giocare Bruno centrale, rallentando la manovra e togliendo di fatto dal gioco Palmiero. Mezzo punto in più per le numerose assenze: che non siano delle scusanti, sia chiaro, ma non possono neanche passare sotto traccia in questo modo.
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