Politano, Ragusa e Caprari: comproprietà spinose
Si inizia a ragionare sull’esito delle comproprietà che da fine giugno andranno definitivamente nel dimenticatoio anche in Italia. Da un anno non si possono più istituire, quelle ancora esistenti dovranno essere risolte necessariamente prima dell’inizio ufficiale della prossima sessione estiva di mercato. Il Pescara ha tre fondamentali comproprietà da risolvere, quelle di Ragusa, Politano e Caprari. Molto probabilmente almeno due di queste compartecipazioni porteranno soldi freschi nelle casse societarie, la terza potrebbe essere risolta in favore del Pescara. Ma non è detto, molto dipenderà anche dalla prossima guida tecnica dei biancazzurri. Andiamo con ordine. Politano. Il giocatore è a metà tra Roma e Pescara e sembra pronto per misurarsi con la massima serie. La sua maturazione calcistica in questa stagione si sta completando e l’interesse di alcuni club, tra i quali il Sassuolo, è cosa nota. Se il Pescara non dovesse salire di categoria è impensabile una trattativa con la Roma, magari comprensiva di diritto di recompera oppure di riscatto giallorosso con ulteriore anno di prestito, per trattenere il gioiello e l’esito della comproprietà sembra già scritto. Niente buste, il giocatore dovrebbe tornare a Roma per essere poi girato. Difficile infatti pensare ad una società dietro il Pescara che posa permettere ai biancazzurri di riscattare il giocatore e poi rivenderlo o mantenerlo un altro anno in prestito. Di certo non il Sassuolo che ha ottimi rapporti con la Roma e non vuole fare scortesie. Nelle casse del Pescara, comunque, entrerà una cifra importante dato il valore cresciuto del cartellino di Politano. Percentuali: Roma 70%, Pescara 30%. Caprari. Il destino del classe 1993 potrebbe essere legato a doppio filo a quello di Politano. Entrambi in comproprietà con la Roma, potrebbero avere però destini completamente diversi. Caprari, infatti, dopo i mesi con Zeman proprio a Pescara nelle successive tre stagioni non ha compiuto un percorso virtuoso e non sembra pronto per indossare la casacca giallorossa. E la Roma non pare puntarci troppo, ma si tratta pur sempre di un ’93 e nella stanza dei bottoni prima di decidere rifletteranno molto. Le ipotesi in campo, comunque, sono molte e sembrano prescindere dalle buste: i buoni rapporti tra Roma e Pescara sconsigliano interruzione. La seconda metà di Caprari potrebbe essere parte del conguaglio che la Roma verserebbe al Pescara per la metà di Politano. I capitolini poi potrebbero inserire una clausola per la recompera oppure garantirsi un diritto di prelazione sulla cessione per evitare che, in caso di esplosione di Caprari nella prossima stagione, si possano ritrovare spiazzati. Da non ignorare il fatto che la Roma dispone di alcuni giovani che interessano il Pescara e che a titolo di prestito potrebbero sbarcare in Abruzzo. Percentuali: Pescara 60%, Roma 40% Ragusa. Ancor più complicata la comproprietà dell’esterno attualmente a Vicenza. Tra Genoa e Pescara i rapporti non sono più solidissimi come un tempo. Perché? Proprio per la vicenda Ragusa dell’estate scorsa e per la vicenda Improta, inizialmente deputato a vestirsi di biancazzurro e poi approdato in altri lidi dopo aver subito in preparazione un infortunio fastidioso. Qui il rischio buste potrebbe essere concreto. Il Pescara vorrebbe da questa compartecipazione monetizzare, anche perché senza Serie A sarebbe difficile trattenere il giocatore che vuole misurarsi con la massima serie. Gasperini lo apprezza, lui desidera vestirsi di rossoblù ma potrebbe essere dato un altro anno in prestito al Vicenza se i biancorossi di Marino dovessero approdare in A. Ma sono discorsi successivi, questi. Prima c’è da risolvere la comproprietà. I discorsi inizieranno nelle prossime settimane, non è detto che ci sia scontro frontale. Ma la trattativa non appare semplicissima e potrebbe includere anche contropartite tecniche gradite a Sebastiani. Forse proprio Improta. Percentuali: Genoa 65%, Pescara 35%
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