Valdfiori: “Niente alibi, vogliamo regalare una gioia ai nostri tifosi”
Le parole del play, che ha anche spiegato la mancata convocazione di Lecce
A CURA DI RICCARDO CAMPLONE - Uscire dalla crisi di ed arrestare un’emorragia di risultati negativi: questo è l’obiettivo che deve porsi il Pescara, penultimo con 4 punti e frutto della peggior partenza degli ultimi anni. Oddo è in piena emergenza a causa delle pesanti assenze. Contro il Pordenone, gara in programma sabato alle ore 14:00 all’Adriatico, il tecnico non potrà affidarsi (nuovamente) a Ceter, Asencio (esami domani, giovedì), Jaroszynski e Drudi. A centrocampo potrebbero giocare Memushaj (in caso di negatività al tampone dopo la positività di un compagno nella Nazionale albanese) e Mirko Valdifiori, con quest’ultimo che è sceso in campo dal primo minuto solo 4 volte a inizio campionato e non convocato per la trasferta di Lecce.
Ecco lLe parole del centrocampista a Rete8: “Vogliamo riscattarci dopo la sconfitta di Ferrara. Avevamo vinto in casa contro il Cittadella e non siamo riusciti a dare continuità alla vittoria e stiamo cercando di preparare al massimo la partita per cercare di regalare un’altra gioia ai nostri tifosi. Perché abbiamo tanta difficoltà? Non è un momento facile ma stiamo cercando di aiutarci e rimanere sul pezzo perché tutti noi vogliamo uscire da questo momento e far in modo che la classifica possa migliorare, già a partire da sabato. Ci sono molti aspetti da considerare, come un giocatore come me che è arrivato in ritardo di condizione e che magari la sta trovando ora oppure i tanti infortuni. Non dimentichiamoci che abbiamo perso nuovamente Ceter e Asencio. Anche in grandi squadre se togli due attaccanti vanno in difficoltà. Sappiamo bene che non dobbiamo utilizzare questa motivazione come alibi ma utilizzare dei sostituti anche se non saranno degli attaccanti di ruolo e potenti come loro ma cercare di fare il massimo per il bene del Pescara. Da professionista mi alleno al massimo, c’è stata quella scelta condivisa di rimanere a casa per la trasferta di Lecce, perché dagli esami post-Covid si vedeva che avevo bisogno di lavorare di più e sono stati fatti dei lavori specifici. Ora sto bene, le ultime due partite sono state per scelte tecniche ma, come ho detto prima, da professionista le accetto e sono a disposizione dell’allenatore. Se sabato ci dovesse essere il bisogno di partire dal primo minuto oppure a partita in corso darò sempre il massimo per il bene del Pescara. Se potessi scegliere preferiresti il vertice del centrocampo a 3 oppure a 2? Penso a fare il calciatore e c’è un allenatore che decide. Valdifiori deve cercare di fare quello che chiede il mister per il bene della squadra, cercare di dare il massimo. È normale che io abbia giocato in una posizione di centrocampo a 3 però anche a 2, se sarò chiamato in causa dovrò fare di tutto per far sì che il Pescara possa vincere.”
Su Sarri, ex allenatore di Juventus ed Empoli, Valdifiori è espresso parole di stima nei suoi confronti ed ha ricordato le stagioni trascorse in Toscana: “Con lui abbiamo fatto un percorso insieme. Adesso è fermo e so che magari starà soffrendo perché è un uomo che vive il calcio 24 ore a giorno. Sia dentro che fuori dal campo ci trasmetteva quella passione ed il suo lavoro e grazie a lui abbiamo avuto dei benefici in quell’Empoli e molti giocatori di quella squadra giocano ancora in Serie A.”
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