Pillon: "La classifica? Ad aprile si deciderà tutto..."
Vigilia di Pescara-Lecce
Il Palermo, che ha una gara in meno, si è preso la vetta, domani per il Pescara la possibilità di tornare al primo posto della classifica battendo il Lecce tra le mura amiche dell'Adritaico-Cornacchia.
E' una vigilia particolare in casa Delfino, che punta a fare bottino pieno anche per tenere lontano altre concorrenti insidiose che al momento balbettano (il Verona ha pareggiato al Bentegodi, il Benevento ha perso in casa ad esempio).
Mister Bepi Pillon ha incontrato la stampa per fare il consueto punto della situazione e spiegare le premesse del match. Ecco le sue dichiarazioni:
"Abbiamo fatto bene a Cosenza, per noi c’è stata una verifica importante. Abbiamo affrontato un’avversaria difficile costruita per fare bene. Ne esco confortato dalla risposta dei miei, soprattutto per quanto riguarda la continuità di risultato. Il campionato di B , in genere, si decide ad aprile, le prossime 3 gare possono dare un po’ di sprint ma, al termine del girone d’andata vedi solo una vaga fisionomia delle squadre di vertice, le accelerazioni le noti solo in primavera, fino ad allora devi affrontare gli impegni volta per volta cercando di ottenere sempre il massimo. La classifica non la dobbiamo guardare per cui non c’è nessuna pressione. Noi dobbiamo guardare il nostro percorso, la nostra strada, pensando di fare risultato gara per gara, e non guardare la classifica. Piuttosto pensiamo a Lecce che è una grande insidia. Il Lecce è una squadra che predilige il gioco, affronta tutte a viso aperto, fa un buon calcio, ci assomiglia tantissimo. Sappiamo le difficoltà, è una partita difficilissima contro una squadra in un buon momemto. Non possiamo concedere loro spazi, bisogna rimanere compatti, nei 25 metri ,sarà una bella partita, loro concedono sempre qualcosina che bisogna saper sfruttare bene”.
I tifosi si sono stretti vicino alla squadra (qui il video del calore del popolo biancazzurro alla rifinitura): “Mi ha fatto piacere sentire l’affetto vicino, fa sempre bene. È una dimostrazione di attaccamento che non può che giovare al gruppo”
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