Prima squadra

Tutto dagli 11 metri: #AscoliPescara 2-1

Al Del Duca è andata così..

07.04.2019 15:01

A CURA DI CLAUDIO ROSA

Il tabù continua. Il Pescara spreca una buona occasione e perde nuovamente l’appuntamento con la vittoria in casa dell’Ascoli, che manca ormai da trent’anni. I biancazzurri, dopo essere andati in vantaggio con Mancuso, si fanno recuperare prima con Ninkovic e poi con Ciciretti. Una brutta battuta d’arresto per i ragazzi di Pillon, che non sono riusciti a dare continuità al successo ottenuto la scorsa giornata col Palermo.


LA GARA - Cambia Bepi Pillon che deve fare a meno di Gaston Brugman e di Hugo Campagnaro. Torna Brunon in mezzo al campo, con al suo fianco Memushaj e Crecco, mentre davanti spazio al giovane Sottil, affiancato dal rientrante Marras e dal solito Mancuso.
Conferma invece il 4312 Vivarini che perde sì Beretta ma ritrova Brosco, Ardemahni e Troiano, tornati dopo il turno di squalifica. 

Pronti via e l’Ascoli inizia subito col piede giusto, facendo valere in queste prime fasi di gioco il fattore campo. La prima occasione del match è infatti di marca biancazzurra, quando al quarto minuto Addae si costruisce una buona occasione dai trenta metri, senza però dar precisione al suo tiro. È sempre il ghanese ad avere sul suo piede le migliori occasioni: la seconda, dopo pochi minuti dalla precedente, nasce dala conclusione di Ciciretti murata dalla retroguardia difensiva biancazzurra, col pallone che si ferma a due passi dal centrocampista marchigiano, tirando però oltre la traversa senza creare particolari problemi a Fiorillo. I ritmi a questo punto, forsennati ad inizio partita, cominciano a scendere, rendendo di fatto l’incontro molto più tattico con le squadre che faticano a trovare spazi. Ci prova nuovamente l’Ascoli al ventesimo, quando Ardemagni raccoglie dentro l’area il croos dalla destra di Laverone, ma la sua rovesciata è più spettacolare che efficace, col pallone che cade innocuo tra le braccia del portiere abruzzese. La risposta del Pescara arriva poco prima della mezz’ora, su una buona giocata condotta da Memushaj prima e Sottil dopo che portano, con un po’ di confusione, al tiro dal limite dell’area di Mancuso, che chiude però troppo il destro non trovando così il bersaglio grosso. Il Delfino comincia a prendere fiducia, anche grazie a Sottil che, dopo un inizio compassato, ora trova spazio e taglia in due la difesa bianconera, ottenendo un calcio di punizione molto pericoloso da venticinque metri: sul pallone va Memushaj che sfiora il palo della porta difesa da Lanni. Ora però l’inerzia dell’incontro è tutto a favore dei biancazzurri, che sfruttano il momento positivo e trovano un rigore a favore con il solito Sottil, fermato irregolarmente in area da Cavion. Sul dischetto va Mancuso che non sbaglia, siglando il suo diciottesimo gol stagionale. Passano soltanto cinque minuti ed anche l’Ascoli ottiene un rigore: questa volta è Gravillon ad atterrare Ardemagni, nel tentativo di anticipare l’attaccante marchigiano. Dagli undici metri va Ninkovic, che spiazza Fiorillo e riporta il punteggio in parità. Si chiude così il primo tempo, con le squadre che vanno negli spogliatoi dopo il duplice fishio dell’arbitro.

Alla ripresa, nessun cambio da segnalare da entrambi i lati. Si riparte quindi con gli stessi ventidue che hanno animato la prima frazione. Come in precedenza, a partire forte sono i padroni di casa che colpiscono subito una clamorosa traversa con Ninkovic, bravo a trovare il giro giusto dal limite dell’area. Il baricentro del Pescara continua ad abbassarsi, merito anche dell’atteggiamento molto offensivo dell’Ascoli: all’ora di gioco è Ardemagni a rendersi pericoloso dalle parti di Fiorillo, trovando un angolo quasi impossibile dopo essere stato imbeccato da un lancio di cinquanta metri dalla propria retroguardia. Poco dopo è Gravillon a combinarla grossa, perdendo un pallone sanguinoso a centrocampo, sul quale si avventa Ciciretti che, dopo un cost to cost, non riesce a concretizzare al meglio. Al 70esima c’è l’occasione migliore della partita: nasce tutto dalla spinta sulla sinistra di Rubin che supera agevolmente Balzano e trova rimorchio Ninkovic, poco lucido sotto porta. Pillon decide dunque che è arrivato il momento di cambiare qualcosa nella sua squadra: la scelta ricade su Capone, e a fargli posto è Marras. È uno strappo di Ciciretti però a riaccendere il match dato che le due squadre, dopo aver corso molto, erano in evidente debito di ossigeno. All’82esimo, è ancora il fantasista bianconero a rendersi protagonista, condizionato con uno stop complicato l’intervento di Crecco, che tocca con una mano e regala all’Ascoli la possibilità di andare in vantaggio, nuovamente su rigore: dal dischetto questa volta si presenta Ciciretti, che resta freddo e batte Fiorillo. Le prova a questo punto tutte Pillon, che butta nella mischia anche Monachello e Bellini. L’arbitro concede cinque minuti di recupero, ma le speranze dei biancazzurri si frantumano al novantaduesimo, quando Monachello sbaglia una chance clamorosa a due passi dalla porta difesa da Lanni. 


TABELLINO:

ASCOLI - PESCARA 2-1

MARCATORI: 36 pt Mancuso (PES); 41 pt Ninkovic (ASC), 39 st Ciciretti (ASC)

ASCOLI: Lanni; Laverone, Brosco, Valentini, Rubin; Addae, Troiano (dal 54esimo Casarini), Cavion; Ciciretti (dall’88esimo Padella), Ninkovic; Ardemagni (dal 72esimo Rosseti); All. Vivarini.

PESCARA: Fiorillo; Balzano, Gravillon, Scognamiglio, Del Grosso (dall’87esimo Bellini); Memushaj, Bruno, Crecco (dall’85esimo Monachello); Marras (dal 70esimo Capone), Mancuso, Sottil; All. Pillon.

Ammoniti: Troiano (ASC), Laverone (ASC), Ciciretti (ASC). 

ARBITRO: Alessandro Di Paolo di Avezzano

Assistenti: Pasquale Capaldo di Napoli; Gamal Mokhatr di Lecco.

Quarto Uomo: Valerio Maranesi di Ciapino.

 

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