Mercato: le trattative Roma - Pescara

"Sistemata" la questione Lapadula (leggi qui), il mercato biancazzurro può decollare. Non che sia stato fermo in entrata, ma ora si può intensificare. Lunedì è atteso in città Bryan Cristante per le visite mediche (rintuzzato prepotente inserimento del Cagliari, l'agente Riso conferma la circostanza), primo colpo in entrata di un Pescara che guarda a Roma con interesse. Con il club giallorosso ci sono stati già contatti su più di un giocatore. In primis per Verde, che non sarà riscattato, e Crescenzi. Per il terzino c’è l’accordo con la Roma per il riscatto pari a 300 mila euro, ma bisogna trovare l’intesa col ragazzo per il prolungamento del contratto. Il Pescara non eserciterà il riscatto per poi rischiare che vada a scadenza. Con la Roma l’accordo è totale ma non è stato formalizzato in attesa di trovare la quadra col ragazzo e con il suo entourage: un accordo dovrebbe trovarsi, ma intanto oltre a Biraghi il Delfino tiene in caldo l'idea D'Elia. Ma con Sabatini e Massara si è parlato anche di altro. Il Bologna ha sorpassato il Pescara per Ajeti, difensore svincolato che ha giocato la scorsa a stagione al Frosinone, ed allora si intensifica la psita Norbert Gyomber, appena riscattato dai capitolini in un’operazione definita con il Catania a fronte di un corrispettivo di 1,5 milioni di euro. Il contratto dei giallorossi con il giocatore ha scadenza al 30 giugno 2019 e si è discusso di un prestito: affare caldissimo. Il Pescara ha provato a chiedere due giocatori interessantissimi in prestito con premio di valorizzazione, incassando però due no: si tratta di Sanabria e Sadiq. Il primo, attaccante paraguaiano, prestato allo Sporting Gijón, è appetito da club esteri di prima fascia e se dovesse salutare la Capitale lo farà a fronte di un'offerta impareggiabile; il secondo, attaccante di struttura nigeriano, è stato riscattato con Abdullahi Nura dallo Spezia Calcio, a fronte di un corrispettivo di 2,5 milioni di euro per ciascun calciatore. I contratti di entrambi i giocatori hanno scadenza al 30 giugno 2020. E sul suo futuro la Roma vuole ragionare bene