Gara simile a quella col Pontedera, ma servirà un'interpretazione migliore
Verso Pescara - Juve U23
Solidità ed equilibrio, saranno ancora queste le armi del Delfino per la seconda tappa della maratona playoff. Lo scivolone interno del Gubbio, eliminato da quel Rimini che ora andrà a sfidare al Curi il Perugia, ha regalato al Pescara il fattore campo e la possibilità di continuare il suo percorso avendo due risultati su tre a disposizione domani sera contro la Juventus Next Gen (calcio di inizio alle ore 21) e dunque non avrebbe senso togliere le certezze che mister Emmanuel Cascione è riuscito a dare alla squadra nelle 7 gare della sua gestione. Quindi, al netto dello stato di forma dei titolari spremuti martedì nel 2-2 con il Pontedera, e con il solo Dagasso certo assente, la panchina pescarese non proporrà alcun esperimento per dare nuovi punti di riferimento alla fase offensiva e allo sviluppo della manovra. Semmai qualcosa cambierà nelle partite successive, quando sarà importante provare a dare un'impronta decisa al match. Contro la squadra di Brambilla, invece, il copione tattico non sarà dissimile da quello proposto con il Pontedera, anche se sarà necessaria un'interpretazione migliore rispetto a quella offerta soprattutto nella ripresa contro i toscani. Avendo la possibilità di staccare il pass per la fase nazionale anche solo con un pari, la parola d'ordine resterà compattezza e l'obiettivo prioritario sarà quello di non prendere gol. La Juve baby, in realtà, squadra in prepotente crescita da inizio 2024, sulla carta ha tutte le caratteristiche per mettere in difficoltà i biancazzurri (elementi giovani che abbinano corsa, quantità e qualità, lucidità tattica e facilità ad andare in rete con più interpreti), ma per passare il turno ha un solo risultato a disposizione e sbancare l'Adriatico non sarà facile. Cascione punterà ad arginare le corsie esterne dei piemontesi e a fare densità in mezzo al campo per poi provare ad innescare il tridente, sfruttando in primis le verticalizzazioni in contropiede: non sarà un Pescara rinunciatario quello di domani sera, ma inevitabilmente guardingo per non prestare il fianco ad una Juve che invece proverà subito a mettere la sfida sul piano del ritmo e dell'aggressività. E mai come domani sarà importante l'applicazione dei centrocampisti, non solo dello schermo difensivo Squizzato ma anche degli interni, che dovranno far mantenere alla squadra le giuste distanze tra i reparti, sdoppiandosi per andare a raddoppiare sulla fascia di competenza senza dimenticare di essere propositivi, con o senza palla, una volta espletata la fase di interdizione. Serviranno lucidità e concentrazione, perchè il cronometro è un alleato iniziale ma potrebbe rivelarsi il peggiore dei nemici se il Delfino dovesse andare sotto nel punteggio. La prevendita per la gara al momento procede in modo fiacco e di certo non si replicheranno gli oltre 8mila spettatori del match contro i bianconeri in campionato, quando c'era tanta curiosità sulla nuova squadra (era la prima giornata) e c'erano ancora l'effetto Zeman ed il retaggio della semifinale playoff di qualche mese prima. In città l'interesse è più sui possibili sviluppi societari
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