Marchetti a PS24: “I nuovi innesti aiutano, ma il periodo di crisi non è ancora passato”
"Mora? E’ irrinunciabile!"
A CURA DI PIERFRANCESCO PROFILI
Ancora un risultato sbiadito per questo Pescara. Dopo la netta vittoria contro il Potenza per 5-0, la scorsa domenica i ragazzi di Colombo non sono riusciti a espugnare lo stadio degli Ulivi di Andria; il match è terminato 0-0. Per fare il punto della situazione in casa Delfino è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Pescara Sport 24 Pierpaolo Marchetti, noto giornalista sportivo, penna storica ora anche ospite fisso della trasmissione Solo Calcio in onda su Rete8. Ecco di seguito le sue parole.
Il Pescara dopo lo spettacolare 5-0 rifilato al Potenza ha conquistato uno scialbo e brutto pareggio con la Fidelis Andria. La roboante vittoria è stata dunque un cosiddetto fuoco di paglia? “Non è stato un fuoco di paglia ma era facile prevedere che non poteva bastare una sola gara (peraltro contro un avversario molto remissivo) a cancellare tutti i problemi. I nuovi innesti e il nuovo sistema di gioco possono certamente aiutare, ma una crisi lunga e profonda come quella attraversata dalla squadra non può sparire da un momento all'altro. Servono tempo e lavoro. E forse a questo punto della stagione servono anche scelte definitive da parte del tecnico”.
Hamza Rafia è entrato immediatamente in modo ottimo nel gioco del Delfino, ispirando la maggior parte delle azioni offensive contro i basilicatesi. E' quel giocatore che potrebbe consentire il salto di qualità alla squadra aggiungendosi all'ottimo acquisto di Merola? “Per Rafia e Merola (e per chiunque altro) non basta una buona prestazione per conquistarsi il posto da titolare. Sicuramente si tratta di giocatori con buone qualità tecniche ma che devono incidere con continuità sul rendimento della squadra; nelle prossime partite probabilmente capiremo meglio che tipo di impatto possono avere sulle prestazioni di una squadra che, nel frattempo, deve ritrovarsi come collettivo se davvero vuole essere protagonista nei playoff”.
Mister Colombo per la sfida di domenica sta pensando di riutilizzare il 4-3-2-1, così da schierare il centrocampo con Mora, Kraja e Gyabuaa mentre Merola e Rafia giocherebbero alle spalle di uno tra Vergani e Lescano. E' innegabile che l'esperto ex Spal e l'italo-argentino siano irrinunciabili per questa squadra... “Non credo ci siano, in assoluto, sistemi di gioco vincenti. Il miglior sistema è quello che consente al maggior numero possibile di giocatori di esprimersi al meglio in base alle proprie caratteristiche. Di sicuro in questo organico Mora è l'unico vero giocatore di categoria superiore e a lui il Pescara non può rinunciare. Probabilmente anche a Lescano. Il 4-2-3-1 può servire a sfruttare un giocatore come Rafia ma è molto dispendioso per i due esterni e soprattutto, giocare con 4 giocatori offensivi ha senso solo se aumenta sensibilmente la produzione offensiva”.
Secondo lei qual è stato il miglior Pescara di sempre? “E' sempre difficile fare paragoni tra squadre di epoche diverse. Premesso questo credo che il miglior Pescara di sempre sia stato quello del primo anno di Galeone, stagione 1986/87. Una squadra che ha giocato un grande calcio, come ha fatto anche quella di Zeman, che però ha avuto a disposizione giocatori che poi hanno mostrato di avere un enorme talento e hanno fatto carriere ad altissimo livello. Il primo Pescara di Galeone invece ha offerto lo stesso spettacolo con giocatori che, quasi tutti fuori da quel contesto, hanno fatto poco”.
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