Prima squadra

L’ordine di Cosmi: ‘Riappropriarsi della nostra casa’

07.03.2014 13:05

cosmi7mar2014


L’imperativo è chiaro, tornare alla vittoria e rendere Pescara fortino inespugnabile. Serse Cosmi suona la carica, non “gridandolo” ma facendolo capire. A chiare lettere. Nella conferenza stampa di vigilia gara, l’allenatore biancazzurro parte però dalle ultime considerazioni sul match di Avellino. “Di partita reale aveva ben poco, i valori tattici e agonistici sono stati occultati quasi totalmente dal campo, quello che mi interessava era vedere le condizioni psicologiche e di atteggiamento tattico. Le condizioni tecniche potevano esser viste relativamente, di quello che avevamo fatto in settimana  si poteva fare poco”.

Definitivamente archiviato il debutto assoluto, si parla del suo esordio interno alla guida del Delfino. Gara ostica, nonostante il Cesena sia in grave emergenza. Il modulo: “Ancora il 5-3-2? Potete aspettarvi di tutto, i miei sistemi di gioco fanno riferimento alle mie idee ma anche alle caratteristiche dei miei giocatori. Abituatevi a vedere qualcosa di diverso spesso, partendo dalla difesa a 3 si possono variare tanti sistemi di gioco. Doppio rifinitore? E’ una possibilità, anche a partita in corso. Ipotesi possibile, per la rosa a disposizione è una delle più logiche”.

Ha lavorato molto sul piano “mentale” di una squadra rilevata dopo 6 sconfitte consecutive. “L’atteggiamento che voglio sempre quando siamo a Pescara è quello di volersi riappropriare della nostra casa. E’ un punto di partenza importante, si deve capire che a Pescara deve essere difficile per tutti”. Le condizioni generali: “La squadra anche sotto l’aspetto fisico sta integrando il lavoro che abbiamo proposto noi, ci siamo inseriti in un costesto già esistente non stravolgendolo ma inserendo le nostre idee. Parto sempre da quello che c’è stato, portando poi la squadra a recitare un ruolo in linea con le mie convinzioni. Non mi iscrivo alla lista dei vigliacchi che quando subentrano rimarcano i problemi della gestione precedente”, risponde infine sulle condizioni fisiche della squadra messe in dubbio da qualcuno”. Sui suoi giocatori: “Politano? Sta bene, come stanno bene Cutolo e Mascara. Quest’ultimo sotto l’aspetto nervoso ha fatto grandi progressi. A me interessano che siano protagonisti. Sforzini e Maniero? Non sono nati per giocare insieme, direi una fesseria dicendo il contrario, ma possono integrarsi bene. Non sapevo che Sforzini non giocasse una partita di campionato dal 12 maggio, non è in grandissima condizione ma se è al top è decisivo. Caprari? Lui e Politano non hanno ancora consapevolezza delle loro qualità, devono lavorare più sul loro repertorio migliore che per colmare le lacune. Abbiamo tanti giovani davvero bravi, faccio i complimenti alla società”.

Infine sul Cesena, sul suo tecnico e sull’imminente gara: “Bisoli come me? Io sono unico, nel bene e nel male. Mi vedono come persona focosa, nei 90’ mi agito molto, ma credo di essere una persona tranquilla e serena in settimana. Il Cesena l’ho visto un paio di volte ad inizio stagione, è ottima squadra che a gennaio ha messo giocatori decisivi, non solo bravi, che fanno la differenza come Belingheri. Poi c’è D’Alessandro, Renzetti che ho fatto esordire io a 16 anni nel Genoa, ed altri. E’ una squadra ben organizzata ma ha tante assenze domani, ha però le carte in regola per giocarsi di diritto i playoff. Ha tanti giocatori di gamba per poter aspettare e ripartire”.

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