Prima squadra

Brescia-Pescara 2-1: le pagelle dei biancazzurri

La sfida salvezza del Rigamonti getta nel baratro il Delfino

30.03.2018 08:47

A CURA DI DANIELE BERARDI

Un Pescara spaurito alza bandiera bianca di fronte ad un Brescia cinico e spietato, ma non per questo superiore in quanto a cifra tecnica. Brugman e compagni, passati in vantaggio in maniera piuttosto fortunosa, si fanno riprende da Torregrossa prima e Caracciolo poi. Il risultato è 2-1 per i lombardi, con aggancio in classifica cotto e servito. 

Fiorillo 6: risponde presente in un paio di circostanze, ma su alcuni tentativi da fuori area degli avversari fa gelare il sangue a Epifani. Incolpevole su entrambi i gol. Il bandolo della matassa non va certamente cercato fra i pali.

Balzano 5: fa quasi specie vederlo in una versione “docile” e inoffensiva. Il terzino di Bitonto si batte e si sbatte sull’out di destra, sfornando cross a ripetizione che (per un motivo o per un altro) non giungono a bersaglio. Partita macchiata dalla marcatura fragile su Torregrossa in occasione del pari bresciano. Errore da matita blu.

Gravillon 5,5: i tifosi hanno ancora negli occhi le molteplici defaillances di Cittadella. Stasera il giovane centrale ex Benevento si riscatta parzialmente, andando in difficoltà solo in qualche occasione. Ma in generale non fornisce l’adeguata sicurezza nell’arco dei novanta minuti. Ed è un peccato: tempo e spazio per sperimentare sono praticamente ridotti all’osso. (Dal 70’ Carraro 6: col suo ingresso in campo Epifani vara la linea difensiva a quattro, tentando la sorte. Prende in mano le redini del gioco ma mai con la giusta convinzione. Il ragazzo ha qualità ma deve imparare a gestire i momenti della partita. La pressione psicologica che c’è sul Delfino non aiuta, ma i giovani talenti di questa squadra devono comunque essere preservati).

Coda 5: intera difesa sul banco degli imputati e lui, condottiero di lunga data, non può esserne escluso. Tenere botta all’airone Caracciolo equivale ad un incontro di lotta greco-romana, ma il modo in cui lascia staccare il corazziere bresciano (in occasione del secondo gol) fa quasi rabbrividire. Errori e incertezze che fanno brodo e che, alla fine della favola, potranno fare la differenza tra la vita e la morte.

Perrotta 5,5: anche l’ex Avellino coinvolto nel misfatto del vantaggio avversario, mancando la copertura su Torregrossa con Balzano in uscita. Responsabilità condivisa col compagno in un momento chiave del match. Nel complesso tiene botta piuttosto bene ai dirimpettai lombardi.

Crescenzi 5,5: ben vengano la buona volontà e la dedizione, ma gli esterni di centrocampo (in un modulo così articolato) diventano fondamentali in entrambe le fasi. Poche iniziative,zero spunti notevoli. Così non si va da nessuna parte.

Valzania 6: le due mezze ali sono tra le poche note liete di una sconfitta pesante. L’ex Cittadella, in particolare, si fa notare per alcune percussioni palla al piede e la solita quantità industriale di palloni recuperati. Subisce le folate del centrocampo avversario, ma nel complesso una prova da non cestinare.

Brugman 5: a tratti irritante. Vorrebbe spaccare il mondo, ma la terra finisce per crollargli sotto i piedi. La sua qualità non ha bisogno di presentazioni, ma non riesce ad imporre ritmo e verticalità alla manovra. Difficile parlare di collocazione tattica in un momento simile. Più probabile che Gaston sia stato risucchiato nella mediocrità generale, ma un capitano affonda sempre con la sua nave. O almeno cerca di evitarne il tracollo.

Coulibaly 6,5: finalmente una prestazione dignitosa per il ragazzino classe 1999, condita dal tap-in del momentaneo vantaggio biancazzurro. Rete piuttosto accademica, ma bravo il senegalese a farsi trovare pronto in area piccola. Limita parecchio gli errori in impostazione e lotta senza quartiere. Prestazione discreta, mezzo voto di incoraggiamento per un gol tanto importante (per lui) quanto elusivo (per la squadra).

Mancuso 5: praticamente un fantasma per novanta minuti. Non dà segni di vita in nessuna zona di campo, eccezion fatta per alcune sporadiche aperture in fase di costruzione. Che sia un attacco a due o a tre, Leonardo fa davvero troppa fatica ad inserirsi nelle trame di gioco biancazzurre. Sicuri sia stato un acquisto mirato ad inizio stagione?

Bunino 6: si batte molto di più del suo collega ex Samb e ha il merito di credere nell’errore di Somma, servendo a Coulibaly un cioccolatino da scartare per l’1-0. Svaria su tutto il fronte d’attacco, ma di palloni giocabili ne vede pochi. Impegno apprezzabile: lui (oggi) ha dato davvero tutto. (dal 69’ Cocco 5,5: entra al posto di Bunino per fare a sportellate negli ultimi minuti. Si dà da fare parecchio nonostante il ritmo partita non sia esattamente ai massimi storici. Nel finale avrebbe sul piede la palla del pari, ma strozza troppo il suo diagonale. Difficile centrare il bersaglio da una posizione comunque defilata, ma Avrebbe soltanto addolcito la pillola di una serata tutt’altro che memorabile).

Epifani 5: al di là del risultato, al di là delle sconfitte consecutive, al di là della carestia di vittorie, è l’atteggiamento del gruppo a preoccupare maggiormente. La squadra si scioglie alle prime difficoltà ed ecco perché la mano salda di un condottiero indomito risulterebbe decisiva. La sua barca sta affondando e lui fa di tutto per evitare il tracollo, ma la pressione psicologica potrebbe spingerlo presto giù dalla graticola.

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