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Marino: "Ringrazio Sebastiani, trattativa veloce"

30.10.2014 15:39
Marino a Vicenza, che la storia abbia inizio. Presso la sala stampa dello Stadio Romeo Menti, alla presenza del Presidente Tiziano Cunico, è stato ufficialmente presentato il nuovo tecnico biancorosso, sig. Pasquale Marino. Il neo mister, che ha sottoscritto un contratto biennale sino al 30 giugno 2016,  arriva coadiuvato dallo staff composto dall’allenatore in seconda sig. Massimo Mezzini, dall’allenatore dei portieri sig. Catello Senatore e dal preparatore atletico sig. Mauro Franzetti. “Si è trattato di un divorzio sicuramente doloroso per quello che Giovanni Lopez rappresenta a Vicenza”, ha detto il presidente Cunico. “Un CdA chiamato a decidere nell’ottica di salvaguardare i risultati e di cercare una svolta non può però fermarsi alle ragioni del cuore. Dobbiamo guardare ad una classifica che oggi comincia a piangere. Per questo motivo si è dovuto fare qualcosa. Scegliere di cambiare non è stata una decisione facile, controcorrente e molto coraggiosa perché ci rendiamo conto che si tratta di un cambio forte. Ritengo Lopez un buon allenatore e aggregatore. A lui il merito di aver creato un gruppo sano, puntando sugli uomini prima che sugli atleti ma dobbiamo guardare razionalmente al momento”, conclude Cunico. Ed eccolo, Marino. “Sono contento di essere arrivato a Vicenza. La società mi ha dimostrato grandissima stima e mi ha fortemente voluto, me ne sono accorto durante la trattativa. A questo proposito mi sento di ringraziare anche il Presidente del Pescara Sebastiani che ha saputo venirci incontro nella risoluzione. Vicenza è una piazza importante, io penso solo a lavorare e capisco cosa rappresenti Lopez per questa città. Faccio l’allenatore e so cosa si prova in determinati momenti. Mi dispiace ma fa parte del nostro lavoro accettare queste sfide. La trattativa legata al mio arrivo è stata condotta abbastanza velocemente. Non avevo nessun preavviso nell’arrivare a Vicenza. Ieri mattina, dopo la chiamata, ho preso il primo aereo per poi  definire tutto nel corso di un pomeriggio e di una nottata. E’ stata un po’ una maratona. Il progetto biennale che mi lega al Vicenza parte dal fare bene quest’anno. Si cerca di fare bene per poi guardare avanti e migliorarsi. Ho accettato perché questa società si è dimostrata veramente interessata e perché punta ad aprire un ciclo con me.”. Sul lavoro che lo attende: “Ho visto alcune partite del Vicenza, ho allenato Ragusa, Sampirisi, Sciacca quando era nella Primavera del Catania. La mia impressione su questa squadra è quella di un gruppo che ha voglia di emergere, di sacrificarsi, di lavorare. Questi sono aspetti positivi. Vedremo l’impatto con lo spogliatoio per poi tarare le varie caratteristiche dei singoli calciatori. Solitamente mi piace giocare con il modulo 3-4-3 o il 4-3-3. Non sono fossilizzato in un sistema di gioco, soprattutto quando si entra in corsa con l’organico già completato. Quello che conta non sono i numeri ma la mentalità, a prescindere dal posizionamento tattico. Un allenatore non deve guardare la carta d’identità dei suoi calciatori. Il Vicenza ha la necessità di fare punti, chi sta bene gioca. L’età non conta, se i calciatori sono validi giocano. Ho avuto la fortuna in carriera di allenare parecchi giovani che hanno debuttato in Serie A. Se uno è bravo si vede ed emerge. In questo momento dobbiamo proseguire così perché le liste del mercato sono chiuse e non si può prendere in considerazione l’arrivo di qualche giocatore svincolato. Serve fare di necessità virtù soprattutto per quel che riguarda il reparto offensivo. La volontà è quella di intervenire, se ce ne fosse bisogno, nel mercato di gennaio. La Serie B  è sostanzialmente quella di sempre. Lo scorso anno c’era una realtà forte come il Palermo. Per il resto nella parte alta della classifica c’era molto equilibrio. Bisognerà vedere se questo equilibrio si manterrà anche quest’anno e se nella parte alta o bassa della graduatoria. Il tempo lo dirà. Questa è la fase in cui le squadre iniziano ad entrare nel massimo della loro condizione, i valori tecnici emergeranno, sia a livello di squadra che di singoli. Ai tifosi dico che è giusto che si affezionino ai propri idoli, sia come allenatori che come giocatori. Da parte mia metterò il massimo impegno nel lavoro. Non mi piace fare promesse, prima bisogna fare e poi magari dire. Esistono le basi per fare bene in una piazza molto importante”, chiude Marino.

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