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Squali con i cerotti, ma il Delfino deve stare attento

09.12.2016 10:20

Nell'anticipo di domani alle 18, il Pescara è chiamato a dare continuità al punto ottenuto a Cagliari nel delicato scontro salvezza contro il Crotone. La squadra pitagorica è attualmente all'ultimo posto - in coabitazione con il Palermo, con il quale condivide la seconda peggior difesa (29 reti subite) del campionato - con sei punti conquistati. Dopo l'esilio pescarese, il sodalizio calabrese è tornato poco più di un mese fa all'impianto 'Ezio Scida' che si è rivelato di fondamentale importanza: quattro - in altrettante gare - dei sei punti sono stati conquistati proprio lì. Si tratterà, inoltre, di una sfida tra due squadre che nell'ultimo periodo hanno ricevuto molti complimenti, ma non sono riusciti a raccogliere i risultati: se le partite fossero finite al 45', i crotonesi avrebbero conquistato la bellezza di ventitré punti. Dato che testimonia un calo di attenzione nel corso della ripresa, con ben 10 reti incassate negli ultimi 10 minuti finali. Per quanto concerne la probabile formazione, il tecnico Nicola - costretto a rinunciare agli squalificati Rosi e Crisetig oltre agli infortunati Tonev e Claiton - schiererà i suoi con il 4-4-2 che, in corso d'opera, si è rivelato congeniale alle caratteristiche dei calciatori a differenza del 3-4-3 visto all'Adriatico nelle prime giornate. La linea difensiva sarà composta da Sampirisi, Ceccherini, Ferrari e Martella a protezione della porta difesa da Cordaz, mentre la linea di centrocampo sarà formata da Rohden, Capezzi e Barberis, con il ballottaggio Palladino-Stoian per una maglia. Davanti spazio alla coppia Trotta-Falcinelli.

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