Primavera, il sogno è realtà
La squadra di Zauri agguanta la promozione in Primavera 1
A CURA DI DANIELE BERARDI
È la vittoria di una società intera. È la vittoria di Luciano Zauri, che ha creduto fin dall'inizio in un progetto ambizioso. È la vittoria di un gruppo splendido, composto da ragazzi tecnicamente validissimi e caratterialmente già formati. È la vittoria di tutto il pianeta Pescara, che ha riscoperto il piacere di esaltarsi per le imprese della sua 'cantera'.
La cronaca Sotto il sole di Foggia, il Delfino schianta i padroni di casa con un perentorio 0-3, che non lascia spazio agli indugi. I biancazzurri aprono le danze al 4' con Muniz, che sfrutta una pennellata dalla destra di Pavone e trafigge da pochi passi l'incolpevole Di Stasio. Il Pescara colpisce al momento giusto costringendo il Foggia ad aprirsi per cercare il pari. La squadra di Zauri attende sorniona sotto la linea della palla, mentre i rossoneri cercano disperatamente varchi per sfondare. Nulla da fare. Marafini e compagni sono in giornata di grazia. Al 28' si completa il Pavone-show, dopo un'azione stile beach-soccer orchestrata da Zugaro e Scimia. Lo sgusciante fantasista biancazzurro trova di nuovo la via della rete, ancora di testa, portando a 8 le reti stagionali. La prima frazione si chiude col Foggia in avanti. I padroni di casa vogliono riaprire il match e ci provano con un indiavolato Cavallini, ma il giovane Sorrentino (portiere biancazzurro classe 2002) si dimostra attento in un paio di circostanze. Nel frattempo arrivano notizie del triplo vantaggio della Lazio (diretta concorrente del Pescara per la vetta) sul campo del Livorno.
Secondo tempo La ripresa si apre con un Pescara motivato e aggressivo: gli aggiornamenti da Livorno spronano ancor di più il Delfino che chiude il Foggia nella propria trequarti. Pavone fa il bello e cattivo tempo, Cipolletti e Marafini giganteggiano in mezzo al campo. È il 65' quando Scimia, imbeccato alla grande da un sontuoso Camilleri, batte con freddezza Di Stasio da due passi. Da lì in poi è un monologo a tinte abruzzesi, nonostante mister Gaetano Pavone (figlio di Peppino Pavone) provi a scuotere il suo Foggia con una girandola di cambi. Anche il Pescara dà spazio a forze fresche, inserendo Palmucci, Mercato e Sarr. Nel finale non succede praticamente più nulla e può partire la festa, con mister Zauri e il suo staff in prima linea. Il Pescara entra con merito nell'Olimpo delle grandi del calcio giovanile. La Primavera 1 è un palcoscenico prestigioso, conquistato con grinta, sudore e carattere da un gruppo di piccoli grandi uomini, che hanno avuto il coraggio di sovvertire i pronostici, regalando un sogno a tutto l'ambiente biancazzurro.
FOGGIA: Di Stasio D., Catapano, Cucci (Fiore 1′ 2°T), Capanna (Bakari 1′ 2°T), Di Staso S., Massa, Cavallini, Sergio (Borgia 26′ 2°T), Antonelli, Di Masi, Marini (De Luca 1′ 2°T). A disposizione: Moscogiuri, Quaranta, De Vivo, Ricciardi, De Vitis, Ridzal, Esposito. Allenatore: Pavone
PESCARA: Sorrentino (Scuccimarra 43′ 2°T) , Martella, Zugaro, Cipolletti, Camilleri (Palmucci 39′ 2°T), Marafini, Scimia (Mercado 39′ 2°T), Pierpaoli, Borrelli (Sarr 32′ 2°T), Pavone, Muniz (Palladini 32′ 2°T). A disposizione: D’Angelo, Giofré, Tringali, Afri. Allenatore: Zauri
Direzione di gara: Maria Marotta di Sapri, I° assistente Giuseppe Mansi di Nocera Inferiore, II° assistente Giuliano Parrella di Battipaglia.
MARCATORI: Muniz 4′ 1°T (PES), Pavone 28′ 1°T (PES), Scimia 27′ 2°T (PES).
AMMONITI: Cipolletti 25′ 1°T (PES), Marini 44′ 1°T (FOG).
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