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Qui Bologna: il focus sui rossoblù

30.01.2015 19:06

Il Pescara ritroverà, a distanza di due settimane dall’ultima vittoria in campionato contro il Trapani, una sua bestia nera: il centravanti sardo Matteo Mancosu. Come detto in una news in settimana, il Bologna si è completamente rivestito per la Serie A. Operazioni mirate, efficaci e di peso sul mercato hanno regalato a Lopez una livrea tutta nuova per raggiungere l’unico obiettivo prefissato: la promozione in massima serie. In arrivo, inoltre, Gastaldello e Kristisic per la prossima settimana, la classica ciliegina sulla torta dopo l’inizio incerto di stagione. I felsinei , dopo le difficoltà iniziali,sono riusciti ad abituarsi al campionato cadetto e incalzare risultato su risultato il secondo posto dietro la rivelazione emiliana del campionato, il Carpi. Diego Lopez comunque è compiaciuto sia del mercato che dell’andamento del campionato e mira, come il resto della squadra e dell’intera piazza, al raggiungimento della vetta e la vittoria del campionato. In settimana il mister rossoblù ha avuto a disposizione l’intero gruppo ad eccezione di Morleo e Paramatti, ancora infortunati. Tutti presenti domani in un Dall’Ara probabilmente tutto esaurito per quella che si annuncia come una sfida caldissima su un campo ancora più difficile. Probabile la conferma del 4-3-1-2, il modulo della svolta. Il neo arrivato Da Costa non dovrebbe togliere la maglia da titolare a Coppola così come Mbaye potrebbe partire dalla panchina con Ceccarelli confermato terzino destro. Torna anche la coppia central Maietta - Oikonomou (in attesa dell'arrivo di Gastaldello) mentre a centrocampo Matuzalem e il rientrante Zuculini insieme ad uno tra Bessa e Casarini. Il tanto corteggiato nel mercato estivo Buchel in panchina pronto ad entrare. In attacco probabili Cacia e il nuovo acquisto Sansone supportati dal trequartista Laribi con il dubbio Mancosu. L’ex Trapani, probabilmente, sarà l’asso nella manica felsineo da giocare a partita in corso. Difficile domani un cambiamento di un modulo che finora ha permesso agli emiliani il raggiungimento della seconda piazza. Con gli arrivi  lunedì di Gastaldello e Kristisic  potrebbe però avvalorarsi l’ipotesi plausibile, ma poco probabile, del 3-4-1-2. Questo schieramento molto offensivo permetterebbe di non sacrificare nessun centrale con Maietta, Oikonomou e Mbaye in campo  in difesa per dare più velocità alla manovra. A sinistra e Zuculini (in ballottaggio con Mbaye) adattabile a destra, con tanta abbondanza in mezzo al campo e davanti. Tanta scelta quindi per mister Lopez che si sfrega le mani per questo Bologna annunciato come la schiacciasassi del campionato cadetto. #ConquistiamolA, l’hastag lanciato ad inizio stagione dalla società felsinea, descrive in pieno quella che ricorda ‘L’invincibile armada’, la terrificante flotta spagnola rinascimentale di Re Filippo II. La storia e il calcio però ci hanno insegnato che non sempre il più forte vince, sarà così? Sulla sfida si è pronunciato, su corrieredibologna.it, il profeta dell’Adriatico Giovanni Galeone.                                     “Il Bologna in B è una vergogna per tutto il calcio, il Bologna deve fare parte della serie A, gli spetta di diritto. Meno male che ha una squadra per tornarci. Ha tutto per salire, ora che alle spalle ha anche una grande società [...]. Non esiste che il Bologna finisca dietro al Carpi, al massimo il Carpi può chiedere al Bologna di fare un’amichevole, qua è come se il mondo si fosse capovolto”. Sui biancazzurri. ‘Se uno va a Pescara, si ricordano solo delle squadre che ho allenato io, erano squadre di giovani sconosciuti ai quali insegnavo a giocare a calcio. Lasci stare la serie A, Zeman ha fatto più danni della grandine, lasciando una squadra che non aveva né capo né coda. Ha vinto solo perché davanti aveva quei tre fenomenini che non erano del Pescara, poi una volta andati via Immobile, Insigne e Verratti è rimasta solo una difesa che aveva preso 76 gol. Il Pescara lo ha lasciato nelle pesche Zeman, altro che Zemanlandia, la retrocessione in B era inevitabile. Il Pescara oggi non ha continuità, già nella stessa partita alterna 20 minuti di grandi livelli ad altri 20 durante i quali non sembra una squadra di calcio. Se fossi in Lopez starei attento, non mi fiderei anche perché la cabala è brutta”.  

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