Federico Melchiorri e lo Spirito del Natale

16.12.2014 09:32
Cosa vorresti per Natale? Eh, già , e' quasi Natale...qualcuno ha detto che se non riesci a trovare il Natale nel tuo cuore, come potresti mai trovarlo sotto l'albero.... sarà per questo che mi piace far regali, più che riceverli, da sempre, di quelli un po' speciali, che fanno sorridere, che riescono a stupire, cogliere nel segno, donare qualcosa che forse non si è neppure desiderato, ma che era proprio quel che ci voleva! A Natale si accende la magia in cui i buoni sentimenti sembrano aver la meglio, peccato che una volta trascorso, ognuno di noi sembra se ne dimentichi. Grazia Di DioPer questo Natale servirebbe un bel po' di spirito natalizio sottovuoto, conservato in un pratico barattolo, per tenerlo sempre li' a portata di mano accanto al caffè e alle marmellate, e tirarlo fuori solo quando occorre, come un gol decisivo nei minuti di recupero, quello della svolta, un gol pesantissimo in una partita complicata, la più importante, quella della vita. Questa storia inizia con una gara come tante, Giulianova-Cavese al Rubens Fadini nell'Aprile del 2010, dove fini', o meglio, si fermo' momentaneamente, il percorso di un giovane calciatore, a causa di uno scontro di gioco, una scarpata, che costrinse però il ragazzo a degli esami approfonditi ; purtroppo accadde l'impensabile : la diagnosi della tac rivelo' qualcosa di terribile, la presenza di un cavernoma cerebrale. Da un ospedale all'altro, la paura, l'intervento delicato e difficile, un lungo e buio stop, la fede, e poi di nuovo la luce, questa e' la storia della rinascita di Federico Melchiorri. La vita lo ha messo a dura prova a soli 23 anni, anche se ancora giovanissimo lui preferisce separare le sue due vite, "prima ero un altro calciatore, nella sfortuna son riuscito a tirar fuori le cose migliori, per crescere, migliorare. Sono una persona diversa, che ha avuto la grande chance di poter ricominciare da capo" e l'ha colta, non se l'e' fatta sfuggire, ripartito dall'eccellenza e' arrivato in B e si è fatto trovar pronto, e da Pescara parte la sua nuova vita, più consapevole, umile e calcisticamente più matura. "In serie B il livello è alto e non mi sento ancora pronto per giocare in serie A. Voglio crescere ancora e credo che la scelta di venire a Pescara sia stata quella più giusta per me. In passato non ho mai sfruttato tutte le mie potenzialità . Quando sono arrivato al Siena, a 20 anni, non ho sfruttato la possibilità che mi era stata data. Ero immaturo, sotto tanti aspetti, e pensavo che tutto mi spettasse di diritto. Ora, a 27 anni, finalmente so che nulla ti e' dovuto, bisogna allenarsi continuando ad avere fame, quella che serve per arrivare in alto, mantenere quel che sei. Forse allora sono stato troppo presuntuoso. " Se con lui il Pescara ha trovato un bomber di razza, di sicuro il calcio con Federico Melchiorri ha scoperto qualcosa di più ....a volte basta vedere per credere, altre volte, invece, le cose più reali di questo mondo sono quelle che non si vedono! ...." Ho scoperto che la fede e' l'unica cosa che resta nella disperazione, lei è' lì' quando non puoi più aggrapparti a nulla, sei quasi da buttar via, lo senti, lo vedi, e l'unica cosa che speri con tutto te stesso e' legato alla fede, perché ti è rimasta solo quella!" Quando si vivono esperienze del genere non vedi l'ora di recuperare il tempo perso, di assaporare ogni istante, perché sai che nulla e' per sempre, e allora tanto vale e' vivere attimo per attimo quel che per noi è' davvero importante. "Dopo l'intervento avevo deciso di smettere di giocare, mi ero anche iscritto all'università, Economia,  volevo una vita diversa, più normale possibile, ma non ho resistito , era impossibile star lontano dal campo, il calcio fa parte di me" il cuore ha vinto, "il cuore vince sempre....." Vado pazza per il lieto fine, quello che non ti fa trattener le lacrime, di gioia però , non uno di quelli che ti aspetti in modo scontato e ovvio, già pronto la', senza neppure un dubbio, un'ombra, una crepa, ma quel lieto fine sperato, cercato e Dio solo sa quanto voluto. Non solo le favole hanno un lieto fine , anche le brutte storie, quelle che ti arrivano quando meno te lo aspetti, proprio mentre vivi qualcos'altro e quel qualcos'altro viene inevitabilmente interrotto. Spesso mi perdo nei dettagli, in certi disordini che solo le cose importanti e semplici hanno il potere di sbrigliare;  magari riuscire persino a spegnere i tormenti del nostro vivere in continua corsa per il nulla, e azzerare tutte le inutilità e la tristezza con un sorriso, una storia, anche brutta, ma con il lieto fine. Questo e' il mio regalo per voi, ma stavolta, permettetemelo, ne lascio un po' anche per me.  

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