Varese - Pescara: storia, statistiche e precedenti

Dopo il pareggio in doppia superiorità numerica contro il Perugia, i biancazzurri di Baroni giocheranno l’ultima partita in trasferta della regular season contro il già retrocesso Varese fanalino di coda. Varese – Pescara, tutte le statistiche. Ultimi in classifica, i varesini ultimi anche nelle statistiche. In 40 partite i lombardi hanno di media 24’ 02” di possesso palla, i biancazzurri 24’ 18”. Sono 536,4 i palloni giocati dal Varese ad incontro con il 58,2% di passaggi riusciti (551,2 palle giocate con il 61,9% il Delfino). Gli uomini di Stefano Bettinelli hanno il 37,3%  di pericolosità (la percentuale più bassa della B) con 8’ 10” di supremazia territoriale e 9,3 tiri a partita di cui 3,3 nello specchio (i dati più bassi della cadetteria). I dannunziani hanno, invece,  il 50,3% di pericolosità con 9’22” di supremazia territoriale e 12,9 conclusioni di cui 5,2 in porta. L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete. Varese - Pescara, i precedenti in Lombardia. Sono dieci i precedenti al Franco Ossola tra il Delfino e i lombardi, tutti in serie B. Il bilancio è in sostanziale equilibrio: sono 4 le vittorie varesine, tre i pareggi e stesso numero i successi biancazzurri. Sono 12 le reti messe a segno dai lombardi, undici i gol dannunziani. La prima partita in assoluto risale al lontano 23 novembre 1975, al ‘Franco Ossola’ Varese – Pescara finì 0-1 con il gol vittoria al 32’ di Mutti. A fine campionato il Delfino concluse a metà classifica e i varesini persero il treno per la Serie A per 1 punto concludendo al quarto posto dietro il Foggia di Cesare Maldini. La stagione successiva  al timone del Pescara arrivò Giancarlo Cadè: il pareggio all’esordio a reti bianche non  fermò gli abruzzesi promossi per la prima volta in massima serie a fine campionato. Dopo l’immediata retrocessione, il Pescara di Angelillo nella terza di ritorno perse all’Ossola 2-1 contro i biancorossi di Rumignani: a fine stagione il Delfino riuscì a risalire immediatamente vincendo gli spareggi al Dall’Ara di Bologna con il Monza davanti a 40.000 tifosi biancazzurri. Il copione in Serie A fu sempre lo stesso con il Pescara retrocesso immediatamente. La sfida si ripropose nel campionato cadetto per tutta la prima metà degli anni ’80 con un pareggio, una vittoria lombarda e due successi biancazzurri. Dopo la retrocessione in C1 dei varesini nella stagione di B 1984/85, le due squadre tornarono ad affrontarsi in campionato ben 17 anni dopo. Il neo promosso Delfino di Di Francesco pareggiò 1-1 contro i biancorossi di Sannino: vantaggio dannunziano al 18’ con Soddimo, l’ex Ebagua pareggiò nella ripresa per il Varese. La stagione successiva una doppietta di Granoche fermò il Pescara schiacciasassi di Zeman. A fine campionato comunque primo posto e promozione in A. La storia recente la conosciamo tutti: dopo la dolorosa retrocessione il Pescara di Marino fu fuor casa per 3-2 con il gol vittoria al minuto 87 di Pavoletti.