Il nuovo Pescara reparto per reparto: la difesa
Corsie esterne con poco sprint, i centrali sono una garanzia
Approfittiamo della pausa di campionato in B per analizzare la rosa biancazzurra reparto per reparto. Inziamo dalla difesa.
I portieri sembrano bene assortiti. Il titolare indiscusso è Vincenzo Fiorillo, che con altre 18 gare diventerà il portiere nella storia del Pescara con più presenze, superando Bordoni (fermo a quota 130). Ha saltato la gara col Livorno causa problemi fisici, averlo in ottime condizioni è fondamentale per le sorti del Delfino nonostante il giovane Kastrati non abbia sfigurato come sostituto. Ma un conto è una qualche presenza, un altro è farne il titolare: ha talento, ma è giovane ed ovviamente manca di esperienza. Per questo motivo e per non farsi trovare impreparati in caso di ulteriori defezioni del titolarissimo il club si è affidato ad un terzo di sicura affidabilità e ottima esperienza come Farelli, lasciando il giovanissimo e promettente Galante crescere in modo tranquillo e graduale con la Primavera.
Circa i giocatori di movimento, il Pescara ha cambiato molto sulle corsie esterne. Da Zampano/Fiamozzi - Crescenzi - Balzano - Mazzotta si è passati a Ciofani - Balzano - Del Grosso - Elizalde. E' evidente che si è perso in qualità complessiva nella fase di propulsione, guadagnando in senso tattico e fisicità soprattutto con Ciofani. All'occorrenza sull'out mancino c'è anche Crecco come elemento utilizzabile, ma sembra più adatto ad una linea a 5 che non ad una a 4. Elizalde, monitorato da grandi club, ha ben figurato in Coppa contro il Chievo da terzino ma è presto per trarre conclusioni, anche se le prestazioni con la Nazionale baby dell'Uruguay hanno convinto e resta in primis un centrale, non di grande fisico ma di ottimo senso della poszione. Di Del Grosso, Balzano e Ciofani si sa tutto, o quasi: l'apporto dell'ex Frosinone sarà importante anche sulle palle inattive. Completa la pattuglia Scalera, giovane che non ha trovato una sistemazione in prestito per farsi le ossa ma sul quale in molti scommettono.
Nel cuore della difesa, ci sono tanti interpreti. Di certo, si è fatto un passo in avanti rispetto al passato, non solo quello recente. Campagnaro e Scognamiglio (quest'ultimo non ha ancora debuttato in campionato, ma sarà utilissimo anche sulle palle inattive, sua specialità, difensive e doffensive) garantiscono esperienza e maturità, Gravillon e Perrotta fisicità, freschezza ed atletismo. E c'è sempre Fornasier, jolly con la valigia costantemente in mano che poi è costretto sempre a disfare a fine mercato. Per l'ennesima volta è rimasto e, anche se a gennaio tornerà ad animare il mercato, oparte indietro rispetto ai compagni ma si farà trovare pronto in caso di necessità. Campagnaro può essere considerato un nuovo acquisto? Dipende dalle condizioni fisiche, come sempe. Gli annosi e mai risolti problemi al polpaccio non gli hanno permesso di rendersi utile l'anno scorso ed il 38enne argentino ha chiuso il torneo con sole 7 presenze (il debutto addirittura alla 23ª giornata). Adesso ha iniziato bene, ma il futuro resta sempre un'incognita
Commenti