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Como, risalire la china per far....Festa

14.11.2015 10:01
Il Como, dopo l’esonero di Carlo Sabatini, per risalire dall’ultimo posto ha consegnato il timone a mister Gianluca Festa. Il tecnico ex Cagliari ha subito centrato un risultato positivo in trasferta con la Virtus Entella ed ora vuole sfatare il tabù casalingo del Giuseppe Sinigaglia. Como – Pescara, tutte le statistiche. In 12 partite i lombardi hanno di media 22’ 12” di possesso palla, i biancazzurri 24’ 19”. Sono 493,4 i palloni giocati dai voltiani ad incontro con il 58,5% di passaggi riusciti (552,3 palle giocate con il 63,3 % il Delfino). Gli uomini di Festa hanno il 42,5%  di pericolosità con 9’ 56” di supremazia territoriale,  13 tiri a partita di cui 4,6 sono nello specchio . I dannunziani hanno, invece,  il 47,4% di pericolosità con 9’24” di supremazia territoriale e 12 conclusioni di cui 4,9 in porta. L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete. Mister Festa, dopo l’avvio cotto e mangiato con la Virtus Entella, per la prima volta in settimana ha potuto lavorare con tutto il gruppo, o quasi. Salteranno il match il Simone Scuffet, il giovanissimo portiere dell’Udinese impegnato con la nazionale U21, e Joshua Brillante, convocato dall’U23 australiana insieme agli infortunati Fietta e Cristiani. Per il resto tutti a disposizione con il rientro dell’ex Roma Marco Cassetti e Cesare Ambrosini. Nel poco tempo a disposizione il tecnico ex Cagliari e Lumezzane probabilmente ripartirà dalle poche certezze sin qui avute. Nel suo 4-3-1-2 per sfatare il tabù casalingo il Como si affida all’affiatata coppia d’attacco Ebagua, ex della sfida, e Simone Ganz, figlio d’arte dell’ex Milan e Inter Maurizio. Festa affiderà le chiavi del centrocampo al fantasista Alessandro Sbaffo classe ’90 in prestito dal Chievo e Daniel Bessa, classe ’93 in prestito dall’Inter. Oltre a loro da tenere d’occhio il classe ’95 scuola Milan Benedicic e l’ex attaccante del Cittadella Federico Gerardi. Il Como si presenta davanti al proprio pubblico come un cantiere aperto volenteroso di conquistare il primo successo tra le mura amiche per risalire dall’ultimo posto. La squadra, formata prevalentemente da tanti  giovani Primavera delle maggiori squadre italiane, vuole guadagnarsi la permanenza in Serie B per consacrare la definitiva rinascita dopo il fallimento della squadra voltiana.

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