Bocchetti: “Non c’è stato lo zoccolo duro. Siamo caduti insieme”
“Al 90% le responsabilità sono mie”
A CURA DI RICCARDO CAMPLONE -
Anche il direttore Bocchetti è delusissimo dopo la retrocessione, ancora non aritmetica, in C. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa: “Mandare via l’allenatore dopo tanti errori è poco carino ed è giusto chiedere scusa a tutti. Non si possono parlare né di moduli e situazioni sbagliati. Non siamo venuti a Cosenza per giocare la partita. Loro hanno messo qualcosa in più a livello sia mentale che tecnico. L’errore principale? Tantissimi, difficili commentarli. Tanti errori sugli acquisti, la rosa e molte componenti e se arriviamo ad esonerare due allenatori su 3 l’errore c’è. Con Grassadonia qualcosa si è visto ma non è bastato. Vedendo adesso la stagione abbiamo sbagliato a gennaio, potevamo fare qualcosa in più ma il mercato era difficile per tutti. Ci sono giocatori con i contratti e vanno rispettati, facciamo il meglio possibile con il mercato ed il Covid ha inciso molto e pensavamo di avere uno zoccolo duro ma quest’anno non è stato all’altezza. Ogni volta che dobbiamo fare il passo per tirarci fuori la squadra si innervosisce e in serie b non puoi permettertelo. Lo zoccolo duro dà una mentalità ai nuovi e non viceversa. Dare le colpe alla squadra non mi va perché i principali responsabili siamo noi come società e siamo caduti insieme. Mi aspettavo qualcosa in più a livello di temperamento. Non possiamo scioglierci al primo gol del Cosenza. I giocatori in prestito? Dovremo aprire un discorso a parte anche per i bilanci, i contratti pluriennali non si possono fare ed in questo momento la gente non vuole sentirle e serve una strategia. Lo spirito di appartenenza si ha con lo zoccolo duro e la mentalità arriva dai veterani. Non butto la croce ai ragazzi ma al 90% è mia. Mi devo assumere la responsabilità di tutto però mi aspettato qualcosa di più.”
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