Musa a PS24:"Pescara, ti consiglio Arrigoni. Sul campionato, la squadra e Colombo dico che.."
Parla l'ex ds del Teramo
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Carlo Musa è un direttore sportivo giovane e capace che sa il fatto suo. Dopo aver lavorato nella Lupa Roma e riportato l'Avellino nei professionisti, l'anno scorso è arrivata la chiamata del Teramo, dove in mezzo a mille difficoltà è riuscito a portare i biancorossi alla salvezza, insieme a Sandro Federico e Federico Guidi. Da addetto ai lavori qual è ha trattato in ESCLUSIVA a PS24 molte tematiche legate al Pescara.
Partiamo dal recente passato. Cosa non ha funzionato nella scorsa stagione per il Pescara?
“Premetto – afferma – che parlare da fuori non è mai facile, certe dinamiche bisogna conoscerle, viverle. Forse c’è stata un’alternanza troppo marcata di moduli e ciò ha portato problemi ai calciatori. Da gennaio in poi secondo me a ragion veduta si è deciso di puntare sui giovani e sono state fatte cessioni importanti, i risultati si sono visti. Tendenzialmente però non è stato trovato un equilibrio”
Quali sono stati i giocatori che l’hanno impressionata di più?
“Dire Pompetti – ammette – sarebbe scontato. Voto Sorrentino e Veroli”
Le sta piacendo il calciomercato biancazzurro: quali giocatori consiglierebbe?
“Delli Carri – sostiene Musa - sta facendo un ottimo lavoro. Milani è un eccellente prospetto che anche io seguo da tempo. Illanes l'ho avuto ad Avellino. Colombo è un buon allenatore che sa fare il suo lavoro. Ai biancazzurri consiglio Arrigoni: persona delle spiccate qualità morali, nonché formidabile professionista”
Che tipo di campionato dovrà fare il Pescara?
Dipenderà – precisa – dal girone. Nel B se la può giocare alla grande con Entella e Reggiana. Nel girone C , dove potrebbero essere inseriti gli adriatici, c’è più fisicità, agonismo. Le favorite sono indubbiamente Catanzaro e Crotone, ma i contesti rispetto agli atri raggruppamenti sono totalmente diversi. Bisogna che si crei la giusta alchimia tra tutte le componenti, i biancazzurri possono comunque dire la loro”
Quale sarà il suo futuro?
“Ci sono state – conclude – delle chiacchierate e dei sondaggi. Ora sono a casa, aspetto la chiamata giusta senza fretta”
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