Comunque vada, la rosa sarà rivoluzionata
A prescindere da categoria e allenatore
La rosa del Pescara che verrà sarà profondamente diversa da quella attuale, a prescindere da chi sarà l'allenatore e dalla categoria di appartenenza, e lo ha fatto capire a chiare lettere il presidente Daniele Sebastiani nel post Livorno parlando della scelta di molti giocatori come uno degli errori commessi in questa travagliata stagione.
Il primo tassello sarà l'allenatore (Sottil difficilmente resterà anche in caso di salvezza), ma tanti dei protagonisti di questa annata saluteranno certamente Pescara. Non è il caso di Hugo Campagnaro, che appenderà gli scarpini al chiodo ma resterà nel club nello staff tecnico per intraprendere la carriera di allenatore e troverà, nel medesimo ruolo, Marco Sansovini.
Dei giocatori a scadenza di contratto, il solo Riccardo Maniero sembra poter restare, sia perchè anche quest'anno ha dimostrato raro attaccamento alla maglia sia perchè, avviato verso i 33 anni, vorrebbe provare a chiudere la carriera in riva all'Adriatico contribuendo a rincorrere gli obiettivi del Delfino. Piace tanto alla Sambenedettese, ma se il Pescara offrisse il rinnovo non esiterebbe un secondo ad accettare.
Andranno via Del Grosso, Bruno e Bojinov: il bulgaro, appena 29 minuti complessivi giocati in biancazzurro, tornerà a casa per giocare nel Levski Sofia. I vari Melegoni, Alastra, Palmiero, Tumminello, Bettella (andrà al Monza via Atalanta, è tutto fatto e lo ha confermato il ds brianzolo Antonelli) e Pavone torneranno ai rispettivi club di appartenenza mentre Clemenza e Kastanos verranno riscattati dal Pescara nella maxi operazione che porterà alla Juventus i giovani Ripani, Mbaye e Rossi (ma il Delfino si terrà il 50% di futura rivendita su ognuno di loro).
Tra Scognamiglio, fresco di rinnovo fino al 2022 e molto appetito dall'Avellino, e Drudi, che ha ancora un anno di contratto, ne resterà solo uno mentre Balzano e Masciangelo dovrebbero essere due dei quattro terzini della rosa. In mediana, sotto contratto ci sono Memushaj, Busellato e Crecco. Hanno molto mercato in B, ma dei tre solo l'ultimo per età e duttilità sembra poter portare denaro fresco nelle casse societarie.
I pezzi pregiati sono Zappa, su cui c'è il diritto di recompra dell'Inter che potrebbe girarlo a club amici di A (Benevento, Parma o Verona), e Galano, che fa gola a mezza B. Il loro destino è tutto da valutare, come quello dei giovani Di Grazia, Bocic, Elizalde e Borrelli (gli ultimi due potrebbero essere girati in prestito). Un capitolo a parte merita Vincenzo Fiorillo, che solo due anni fa ha rifiutato una montagna di soldi dal Qarabag pur di fermarsi nella città dove ha scelto di restare a vivere a fine carriera. Anche in questa stagione si è confermato uno dei migliori portieri della cadetteria e più club già stanno assumendo informazioni sul suo conto. Alla soglia dei 30 anni e con un Pescara poco ambizioso (o, peggio ancora, in C), stavolta potrebbe dire davvero addio a meno di una nuova scelta di cuore (che appare comunque molto probabile dato il legame con piazza e tifoseria).
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