Drudi: "Siamo tutti con Zauri"
Il difensore a Il Centro: "È un momento difficile"
Probabilmente Mirko Drudi non sarà titolare contro il Benevento. Si può infatti tornare a una difesa a 4 e lui sarà uno dei sacrificati (leggi qui). Aspettando di conoscere le modifiche tattiche proposte da Zauri, il difensore è stato protagonista di una diretta Facebook de Il Centro. Vediamo le sue principali dichiarazioni:
Mirko Drudi, come mai è arrivato in serie B a 31 anni?
«Nel calcio ci sono tante dinamiche. Ho fatto il mio percorso, tanta gavetta, ho commesso errori e fatto esperienze. Non ho mai mollato e credo che il lavoro abbia pagato».
Pescara, quindi, è un trampolino di lancio?
«Per me è una grande opportunità e ho fatto un passo in avanti rispetto all’anno scorso. Spero di dare una mano a questa squadra. Quando mi hanno detto del Pescara, non ho esitato e ho chiesto subito la cessione al Cittadella. In Veneto sono stato bene, ho centrato una finale play off, ma avevo voglia di migliorare».
Il Pescara è in crisi, cosa sta accadendo?
«È un momento difficile. Siamo stati altalenanti e non riusciamo a trovare continuità. C’è poco da parlare e tanto da lavorare. Bisogna venirne fuori».
Lunedì c’è stato un lungo confronto tra squadra e allenatore. Come mai?
«Fa bene parlare. È importante il dialogo tra tecnico e squadra. Abbiamo analizzato il momento ed è stato un confronto molto costruttivo».
La squadra è tutta con Zauri?
«Certo, senza dubbio. Il mister è alla prima esperienza in prima squadra e dobbiamo aiutarlo».
Sono tanti i gol subiti dai calci da fermo. Perchè?
«Bisogna mettere più attenzione ed eliminare le amnesie. Anche con lo Spezia è successa la stessa cosa e l’abbiamo pagata a caro prezzo. Tuttavia, dico che siamo vivi. Ci manca solo un pizzico di autostima e concentrazione, ma solo i risultati possono aiutarci».
Arriva la capolista Benevento. Che gara si aspetta?
«I sanniti li ho già affrontati con il Cittadella, alla seconda giornata, prima del mio passaggio al Pescara. Sono fortissimi. Prevedo una gara tosta contro una squadra che non ha mai perso. Loro sono la corazzata della B e hanno degli attaccanti importanti come Coda, Sau e Armenteros».
La linea difensiva del Pescara ha 103 anni. Lei e Scognamiglio ne avete 32 e poi c’è un “ragazzino” come Hugo Campagnaro, che, a 39 anni, fa ancora la differenza.
«Hugo è un professionista esemplare. Cura i minimi dettagli e si allena al massimo. È quasi come un robot. Per me è molto importante averlo in campo. Quando parla bisogna ascoltarlo perché è un valore aggiunto».
L’impatto con Pescara città?
«Si sta bene, assomiglia molto alla mia Cervia. C’è il mare, la gente è solare e poi le città di mare hanno sempre una marcia in più».
Sempre al quotidiano abruzzese ha parlato anche il capitano Vincenzo Fiorillo. «Oggi bisogna fare tesoro dei giudizi negativi e andare avanti con professionalità, abbiamo tre partite ravvicinate per risalire la china, a cominciare da quella contro il Benevento. Misurarsi con i migliori giocatori della categoria è sempre stimolante. Se riusciremo ad esprimere il meglio delle nostre qualità potremo giocarcela con tutti. In questi giorni stiamo lavorando molto per correggere i difetti e speriamo di regalare una gioia ai nostri tifosi». La capolista Benevento arriva all’Adriatico imbattuta e con soli tre gol subiti in otto gare. «I giallorossi attraversano un ottimo momento e saranno spinti da un pubblico numeroso, ma i nostri sostenitori sono in grado di fare la differenza sugli spalti».
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