Vicenda Le Naiadi, gli ultimi sviluppi e un futuro ancora incerto

Le piscine Le Najadi sono un patrimonio della città di Pescara e dell’intero Abruzzo, non una semplice struttura sportiva per quanto di primissimo livello. Per questo motivo il presente e il futuro vanno assicurati dando certezze sulla gestione e sulla continuità operativa. La Regione Abruzzo, proprietaria della struttura, è in piena sintonia con l’Amministrazione comunale di Pescara, come è emerso in maniera chiara dai colloqui intercorsi tra il sindaco Carlo Masci e il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli e i vertici regionali Marco Marsilio e Lorenzo Sospiri, durante i quali sono state fornite precise garanzie a tutela dell’attività delle piscine. Sul tavolo ci sono non solo soluzioni per la gestione sul lungo periodo, ma anche per la funzionalità nel breve, a partire proprio dal I settembre. 

«Va ricordato – così Masci e Antonelli – che Le Najadi hanno una valenza sociale e culturale, oltre quella prettamente sportiva e agonistica. Le piscine garantiscono la pratica natatoria e l’apprendimento delle varie discipline a tutte le fasce di età, e con un importante bacino di utenza. Si consideri anche che qui è nato il Festival internazionale del jazz, che il parco è stato la cornice di eventi di altissimo profilo con concerti che hanno segnato un’epoca e di cui c’è vasta eco sulla stampa, e che gli impianti sportivi hanno ospitato manifestazioni internazionali di nuoto e pallanuoto. Proprio qui Federica Pellegrini nel 2009 ai XVI Giochi del Mediterraneo conquistò la medaglia d’oro nei 400 stile libero segnando il record mondiale di specialità. Questo patrimonio – concludono il sindaco e il presidente del Consiglio comunale – non solo va preservato nella memoria, ma alle Najadi va garantita la tranquillità gestionale, a salvaguardia degli atleti e delle famiglie. Abbiamo avuto rassicurazioni che la Regione Abruzzo si sta muovendo con gli stessi obiettivi. Il Comune è pronto a fare la sua parte».