L'ex Di Toro a PS24: "Pescara è parte della mia vita. Sui biancazzurri, i giovani, la partita e il Cerignola vi dico che.."
Parla in ESCLUSIVA a PS24 l'ex centrocampista biancazzurro, ora ds dell'Audace Cerignola dei miracoli
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Classe 1975, ex centrocampista. Elio Di Toro nasce a Lanciano, ma vive Sant'Eusanio Del Sangro fino all'età di 13 anni, quando viene chiamato dal Pescara, dove tra settore giovanile e prima squadra trascorre 10 anni. Questa tappa sarà fondamentale, perchè segna l'inizio della carriera da calciatore. Da annoverare anche l'esordio in massima serie con Galeone in panchina il 28 febbraio 1993 a Torino, poi altre 2 presenze. Oggi ds dell'Audace Cerignola, terribile matricola del girone C di Lega Pro che è a - 6 dai dannunziani. Noi di Pescarasport24, in vista della partita di sabato tra pugliesi e abruzzesi, abbiamo intervistato in ESCLUSIVA il direttore sportivo dei gialloblù.
Se le dico Pescara?
“Pescara mi ha cresciuto come uomo e come calciatore. Se sono diventato giocatore professionista, lo devo al Pescara. Ho inoltre vissuto la città, ho frequentato la scuola lì. Mi emoziona sempre rievocare questi ricordi. Pescara è parte di me e della mia vita e lo sarà per sempre, a prescindere da tutto”
Cosa sta succedendo secondo lei alla squadra biancazzurra: problema tecnico o mentale?
“Non lo so. Parlare di queste dinamiche che riguardano le squadre avversarie non è mai facile, perchè bisognerebbe viverle da dentro certe situazioni per poter capire fino in fondo. Certamente la squadra ha iniziato benissimo il campionato, poi i risultati a mio avviso venuti a mancare per una serie di episodi in cui magari può essere venuta meno l'attenzione dei singoli. Per esempio se domenica scorsa non ci fosse stato l'errore individuale, la partita con il Giugliano sarebbe stata vinta. Comunque, la vittoria non manca da molto tempo, dunque non drammatizzerei. Sono momenti questi che nel corso di una stagione capitano a tutti. Di certo l'organico dei biancazzurri è di prim'ordine, la società ha lavorato e sta lavorando bene con i giovani, perciò un calo ci può stare. Questa squadra è forte e sicuramente nel momento decisivo lo dimostrerà"
Gli adriatici sono in crisi e Colombo, in caso di passo falso sabato a Cerignola, verrà destituito dall'incarico. A suo avviso, in una situazione del genere, quali sono gli stimoli che i giocatori in campo posso trovare?
“Di cose che non conosco non voglio parlare. Io credo che il Pescara verrà a fare la sua partita per portare a casa i punti e riprendere confidenza con la vittoria. Gli stimoli li troverà per mentalità, per piazza, per storia e blasone. Gli adriatici scenderanno in campo per vincere"
Quale giocatore se potesse ‘ruberebbe’ ai dannunziani?
“Mi piacciono i giovani e quindi se devo sceglierle uno dico Desogus che sabato non ci sarà e mi dispiace"
Il Cerignola che tipo di squadra è?
“Il Cerignola è una squadra che fa dell'intensità la sua dote migliore. Sappiamo ciò che stiamo facendo, ma anche le difficoltà che ci sono in questo campionato. Dobbiamo sempre lottare, solo in questo modo raggiungeremo i nostri obiettivi”
Cerignola - Pescara che tipo di partita sarà?
“Secondo me sarà una partita vibrante, intensa e aperta in cui entrambe le compagini cercheranno la vittoria. Mi auguro che sia all'altezza delle aspettative. Vincerla ci consentirebbe di acquisire prestigio, autostima e consapevolezze dal punto di vista sia del risultato che della classifica”
FOTO AUDACE CERIGNOLA
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