
Cagliari - Pescara 2-1: la grande beffa
Un Pescara bello e sciupone lascia l'intera posta in palio al Cagliari. Incredibilmente, per come si era messa la gara. Finisce 2-1 al Sant'Elia un match che i biancazzurri hanno condotto per almeno 60' minuti e che avevano messo in discesa dopo nemmeno 2 giri di lancette grazie ad un perfetto schema da calcio di punizione che Torreira aveva tramutato in oro. Ma se nei primi 45' crei tanto, tantissimo e concretizzi zero, una grande squadra come il Cagliari può punirti. E così è avvenuto nella ripresa con la rete di Farias (16') e la sfortunata autorete di Lapadula (22')
Primo tempo davvero superbo del Pescara, la cui unica macchia è stata realmente quella di non aver trovato la via del raddoppio che sarebbe coincisa con il colpo del ko ad un Cagliari in evidente stato di difficoltà. Puntualmente, nella ripresa i biancazzurri vengono beffati in una delle prime occasioni confezionate da Farias e soci e poi castigati oltre i propri demeriti da Lapadula, che è puntuale all'appuntamento con il gol ma questa volta nella porta sbagliata.
La gara. Match da tutto esaurito. Prima contro terza della classe, due tra le più belle del Reame l'una di fronte all'altra. "Sfidare la prima in classifica in casa sua dá degli stimoli pazzeschi! Sará dura, ma ce la possiamo fare... siamo carichi e daremo il 110% in campo! Forza Pescara!", il pensiero di Rolando Mandragora, al rientro dopo la squalifica come Verre e Caprari, a mezzo Facebook. Chi vincerà?
Le premesse. "Appuntamento con la svolta": titolava così stamattina il proprio giornale L'Unione Sarda nelle nelle sue pagine sportive, ad indicare il fatto che se il Cagliari vince oggi al Sant'Elia con il Pescara vola a +13 dal terzo posto. Rastelli, alla vigilia, aveva suonato la carica: "Gara importante, come una finale", le sue parole. Ma in campo sarà battaglia, nonostante un Pescara rimaneggiato. "Sicuramente il Cagliari è la favorita ma noi abbiamo tanto da guadagnare da questa partita", la replica del trainer pescarese.
Oddo deve fare a meno di Campagnaro, Crescenzi, Coda, Verde e Fornasier, manda in panchina il febbricitante Fiorillo e si affida ad Aresti tra i pali, anche lui debilitato dall'influenza, e arretra Mandragora sulla linea dei difensori. Rastelli rinuncia all'ultimo a Ceppitelli, che ha rimediato un piccolo problema nella rifinitura, e rilancia Krajnc al fianco di Salamon, uno dei tanti ex. Per il resto, sia Pescara sia cagliari nelle formazioni ipotizzate alla vigilia.
La cronaca. Pronti via, Pescara in vantaggio. Dopo 90'', magistrale schema da calcio piazzato e Lucas Torreira batte Storari per il primo gol tra i professionisti. Avvio choc per i sardi, subito chiamati a rincorrere. Al 9', Lapadula ha la chance del raddoppio: il capocannoniere di B fa tutto bene nella preparazione al tiro, ma clamorosamente non inquadra lo specchio della porta. Al 16', ripartenza fulminea dei biancazzurri che però Benali non rifinisce bene, sbagliando lo stop a pochi metri da Storari. Grande prova di personalità, per ora, del Pescara al cospetto di un cagliari tramortito dal gol subito a freddo ed incapace di recare insidie dalle parti di Aresti. Al 22', nuovo contropiede pescarese, ma Krajnc sbarra la via del gol a Lapadula che si deve accontentare di un corner; dagli sviluppi dello stesso, ancora Lapadula prova la battuta a rete ma viene murato per il secondo corner consecutivo che ha esito simile: tentativo pescarese insidioso ma respinto in corner (il terzo, però improduttivo stavolta).
E' la gara che non ti aspetti: nonostante le assenze, Pescara a comandare saldamente le operazioni in campo e Cagliari in apnea. Rastelli costretto anche ad un cambio: Di Gennaro al 26' lascia il posto a Colombatto. Continua la collezione dei calci d'angolo il Pescara, sono 7 al 28', ma improduttivi. Sul ribaltamento di fronte, piccolo brivido per un retropassaggio corto di Mazzotta, ma Aresti sbroglia la situazione in uscita con i piedi. Al 38', Krajnc sbroglia nell'area piccola un'occasione potenzialmente letale, poi Caprari sciupa una nuova occasione a tu per tu con Storari: il match non si smuove dai binari imposti dal Pescara con grande personalità. Allo scadere di tempo, Storari decisivo in uscita su Lapadula: intervento provvidenziale che lascia i sardi in corsa. La prima palla gol cagliaritana è nel recupero con un colpo di testa di Joao Pedro che esalta i riflessi di Aresti. Per il resto, il Cagliari è risultato praticamente non pervenuto in zona d'attacco. E questa è davvero una notizia.
Si riparte dagli stessi 22 che hanno chiuso la prima frazione di giuoco. Subito Pescara insidioso dopo 40'', ma Lapadula non è puntuale all'appuntamento con il gol su assist invitante dalla destra. Al 4', pasticcia Zuparic su Melchiorri ma la traversa, complice una deviazione di Mandragora, salva Aresti e il Pescara dal gol dell'ex. Pericolo scampato, ma Cagliari che sembra avere già un altro piglio rispetto ai primi 45'. Joao Pedro si invola al minuto 8 in contropiede, ma la mira della sua conclusione è da rivedere. Rastelli decide che è il momento di osare e al 12' toglie un centrocampista, Fossati, per inserire una punta, Giannetti. Al 15', altra occasionissima per il Pescara dagli sviluppi di un corner, ma Storari con grande coraggio toglie le castagne dal fuoco ai suoi.
Sul ribaltamento di fronte, Pescara punito: Farias viene liberato da una verticalizzazione a tu per tu con Aresti e non ha problemi a riequilibrare il match (16'). Un Pescara sprecone, dopo aver dominato buona parte del match, viene raggiunto da un Cagliari improvvisamente ridestatosi dal suo torpore. Al 19' Aresti è miracoloso su Melchiorri prima e su Giannetti poi, l'inerzia della sfida sembra cambiata. Al 22', il Cagliari ribalta il punteggio: dagli sviluppi di un corner, con il Pescara in 10 poichè Mandragora è fuori dal campo per farsi medicare, flipper in area con Aresti non irreprensibile e Lapadula che impatta male il pallone e buca la propria porta. E' una doccia gelata per il Pescara che avrebbe meritato di chiudere il primo tempo avanti di più reti, ma che si ritrova sotto dopo metà ripresa. Tutto da rifare.
Al 28' Lapadula reclama un penalty per fallo di Salamon che sembrava netto, ma il direttore di gara è di diverso avviso e fischia fallo in attacco al pescarese prima del contatto sospetto. Materiale per la moviola, insomma. Al 30', Oddo lancia Cocco e Mitrita per Torreira e Memushaj, disegnando un Pescara ultra offensivo. Al 37',ultimo cambio per Oddo: Acosta rileva Mandragora e biancazzurri davvero a trazione super anteriore.
Il Pescara spinge forte nel finale, Salamon dice di no a Mitrita (39') che calcia a botta sicura ma non fa i conti con la presenza del polacco a protezione della sua porta. Al 44', Zampano salva il Pescara su ripartenza di Melchiorri, che si conferma pericolosissimo a campo aperto. Il forcing pescarese nel recupero è sterile. Al triplice fischio del sig. Abisso, il Cagliari stacca un pass anticipato, salvo clamorosa crisi futura, per la Serie A andando a +13 da un Pescara che celebra la grande beffa, uscendo dal campo ko dopo aver dominato per quasi tutta la gara.
Cagliari - Pescara 2-1
Marcatori: 2'pt Torreira (P), 16'st Farias (C), 22'st autogol Lapadula (C)
Cagliari: Storari, Balzano, Salamon, Krajnc, Barreca, Cinelli, Di Gennaro (26'pt Colombatto), Fossati (12'st Giannetti), Joao Pedro, Farias (34'st Deiola), Melchiorri. In panchina: Rafael, Pisacane, Ceppitelli, Sau, Cerri, Murru. All. Rastelli
Pescara: Aresti, Zampano, Mandragora (37'st Acosta), Zuparic, Mazzotta, Memushaj (30'st Mitrita), Torreira (30'st Cocco), Verre, Benali, Caprari, Lapadula. In panchina: Fiorillo, Bruno, Pasquato, Selasi, Vitturini, Orlando. All. Oddo
Arbitro: Rosario Abisso di Palermo. Assistenti: Alessio Tolfo di Pordenone e Gaetano Intagliata di Siracusa. IV Ufficiale: Daniele Minelli di Varese
Ammoniti: Balzano, Colombatto, Storari, Cinelli (C), Torreira (P)
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