3 punti di platino aspettando la Partitissima
Ma la prestazione ha convinto poco
Tutto è bene quel che finisce bene, ma…. a ben guardare, non è tutto oro quel che luccica. I 3 punti conquistati ad Olbia sono davvero di platino, per l'importanza nell'economia del campionato e per il morale della truppa, ma al di là del bottino riportato a casa dalla truppa biancazzurra (e dagli immensi 45 tifosi che hanno seguito il Delfino nella trasferta logisticamente più complicata dell'anno) c'è poco altro da salvare. Cosa? La voglia di non mollare e portare a casa la vittoria, anche se al termine di una gara che non ha di certo esaltato. Approccio molle, sviluppo altalenante con più picchi bassi che non alti, pochi tiri in porta e più in generale una prestazione che non può essere la base dalla quale ripartire. Si ripartirà con la certezza dell'aggancio all'Entella e dal morale alto per aver portato a casa una partita che forse era più giusto finisse in parità, ma nel calcio ci sta vincere (o perdere) quando in realtà si merita un altro risultato. Allegri, conosciutissimo ovviamente a queste latitudini per i trascorsi da giocatori, insegna: l'importante è vincere, in talune circostanze soprattutto. Gli esteti del calcio, a partire da Auteri, se ne faranno una ragione: adesso servono punti, se il Delfino finora ha raramente incantato sul piano del gioco vuol dire che difficilmente lo farà adesso che conta solo portare a casa il massimo possibile.
A proposito del tecnico: in tanti dicono che abbia azzeccato le sostituzioni, non fosse altro per la circostanza che i gol decisivi siano arrivati dai subentranti. Ma ha azzeccato le sostituzioni o sbagliato le scelte iniziali? La domanda è come quella che pone il quesito tra chi è nato prima tra l'uovo e la gallina…. La nostra opinione è che non si debba mai rinunciare a Ferrari, in stato di grazia, dall'inizio. Anche se non è al meglio, anche se in 7 giorni hai 3 gare decisive. E forse a maggior ragione perchè ci sono 3 partite da non fallire: avere lui al centro dell'attacco, anche a mezzo servizio, è ben altra cosa…. Pescara ha avuto il merito di crederci sino alla fine ma, obiettivamente, ha fatto molta fatica contro un avversario in forma, volitivo, reduce dal successo di Modena ma che in casa, contro le prime, ha sempre perso. E che non è sembrato irresistibile, pur non demeritando affatto. Se si vuole sognare in grande, via playoff, bisogna fare altro… Per carità, tutti contenti per una vittoria di importanza capitale arrivata al fotofinish e proprio le modalità con le quali è arrivato il successo possono essere la molla decisiva a cambiare la stagione, ma bisogna dare continuità. Altrimenti il successo in terra sarda resterebbe l'ennesima parentesi di un campionato che sembra una equazione con tante, troppe incognite e ben poche certezze. L'unica, forse, è che l'organico pur non omogeneo è comunque di spessore. E non dovrebbe avere questo distacco siderale dalla vetta. La guida tecnica, insomma, continua a convincere poco, per le scelte soprattutto. A Olbia è andata di lusso, ma sarà sempre così?
In classifica, il Pescara ha agganciato al quarto posto l’Entella che ha impattato a Imola (1-1) ed ha mantenuto inalterate le distanze (5 punti) dalla terza posizione occupata dal Cesena, corsaro sul campo della Pistoiese (0-1). E proprio i romagnoli saranno ospiti dei biancazzurri martedì sera (ore 21) per la partitissima di un rovente turno infrasettimanale. E' uno snodo cruciale, in vista delle successive 6 gare che si apriranno col derby d'Abruzzo. L’obiettivo di martedì è vincere a tutti i costi. Perdere significherebbe mettere una pietra tombale sulle speranze di terzo posto, con tutti i giovamenti del caso in ottica post season…
Commenti