L'autocritica di Rossi e Melchiorri (PES - TER 1-2)
Nessun sorriso e tanta autocritica in casa Pescara nel post partita. Proprio all'Adriatico si interrompe la striscia positiva biancazzurra dopo 7 risultati utili consecutivi e si riassapora il giusto amaro della sconfitta che mancava in casa Pescara dall'infausta trasferta di Modena, fortemente connotata da sviste arbitrali. Sul rettangolo verde si poteva consumare il poker di vittorie consecutive, inaugurato il giorno della Vigilia di Natale conro il Varese, ma a gioire al triplice fischio è solo la Ternana, nonostante il grave lutto che ha colpito Attilio Tesser alla vigilia del match (nella notte tra sabato e domenica è morta la mamma, Tesser ha guidato la squadra contro il Pescara prima di ricongiungersi con la famiglia). Tra i biancazzurri i deputati a parlare sono Andrea Rossi, che sognava un debutto bis ben diverso, e Federico Melchiorri, a secco proprio dalla gara contro il Varese. "Questa sconfitta è un brutto colpo senza dubbio", dice Andrea Rossi. "Speravo di debuttare con un altro punteggio finale, ovviamente. La squadra veniva da un momento estremamente positivo e sarebbe stato molto importante allungare la striscia positiva che i miei compagni hanno inaugurato due mesi fa. Nel primo tempo la squadra ha giocato molto bene ed ha creato tanto, ma non siamo stati bravi a chiudere la partita dopo aver recuperato lo sfortunato svantaggio iniziale. Nel secondo tempo è prevalsa un po’ di stanchezza, anche fisiologica dato lo sforzo prodotto per sessanta minuti, e siamo stati puniti da una disattenzione dagli sviluppi di una palla inattiva. Poi non abbiamo avuto la lucidità, più che la forza, di recuperare lo svantaggio. Voltiamo subito pagina, però, ci attende già sabato prossimo una gara molto difficile a Bologna. Ho trovato un gruppo unitissimo e composto da grandi lavoratori che sudano tutti i giorni con tanta umiltà.", chiude Rossi. Federico Melchiorri ha lasciato il campo a causa di una piccola distorsione alla caviglia, ma il suo contributo fino al momento del cambio non è stato in linea con le attese. E li stesso è durissimo. "Ho giocato una brutta partita", dice, "l’infortunio mi ha condizionato ma sarei rimasto in campo, stringendo i denti, se il mister avesse deciso così. Dovrò farmi un esame di coscienza per ripartire al meglio lunedì negli allenamenti e lavorare ancora più duramente. Mi distraggono le voci di mercato? No, non mi toccano affatto. Penso solo al Pescara e non sono soddisfatto della mia prestazione, tutto qui". Non si è sfatato il tabù casalingo: "all’Adriatico non troviamo mai squadre che ci affrontano a viso aperto, si mettono tutte dietro la linea della palla e ti puniscono quando abbassi anche di poco la tensione e la concentrazione. Nel primo tempo abbiamo offerto una buona prestazione, nel secondo siamo calati anche fisicamente. Resto convinto, però, che nel bilancio complessivo dei 90’ avremmo almeno meritato".
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