Il meteo incerto e con un forte vento fin dalle prime luci dell’alba, ha reso necessario modificare il percorso della frazione natatoria. Gli atleti hanno nuotato all’interno dei frangiflutti per circa 1km in direzione nord e dopo una partenza posticipata di 20 minuti, Björn Steinmetz IRONMAN Regional Director Central Europe ha dato lo sparo di inizio.
I più veloci ad uscire dall’acqua per dirigersi verso la zona cambio sono stati Julien Pousson e Alessandro Fabian, anche se il primo a partire per la frazione ciclistica è stato l’italiano Ivan Risti. I 90 km di due giri nell’hinterland pescarese hanno visto completamente stravolgere l’ordine di partenza con una rimonta sensazionale di Manuel Kung seguito da Cyril Viennot e l’austriaco Christian Bimgruber. La battaglia per i primi posti è continuata fino al rientro in zona cambio; è stato il francese a rientrare per primo sullo svizzero Manuel Kung e proseguire per l’ultima frazione di corsa, che ha riservato enormi soprese con una rimonta strepitosa dello spagnolo Alberto Moreno Molins e del beniamino azzurro Alessandro Fabian. I due si sono susseguiti in una serie di sorpassi mozzafiato fino quando lo spagnolo ha allungato il passo arrivando terzo sul podio. Viennot ha chiuso la gara in 3:50:52 con un distacco di 2:17 rispetto allo svizzero Manuel Kung e quasi 6:00 sullo spagnolo Alberto Moreno Molins.
Anche tra le donne professioniste la battaglia per il podio è stata intensa e in volata tra l’austriaca Lisa Huetthaler arrivata che ha chiuso in 4:24:25 e la svedese Camille Lindholm Borg in 4:24:28, con la terza posizione della belga Tine Deckers. Dopo l’uscita dal nuoto in seconda posizione, sul percorso ciclistico l’atleta austriaca ha mostrato il suo vero carattere andandosi a prendere il primo posto con un distacco di oltre quattro minuti sulla belga Tine Deckers e la svedese Camille Lindholm Borg.
Gara mozzafiato e ricca di emozioni per Alex Zanardi, al suo debutto in una gara IRONMAN 70.3. “Sfidando le forze avverse del dio Nettuno” come lui stesso ha raccontato all’arrivo, ha affrontato la prima frazione per poi partire senza soluzione di continuità “in un percorso bici fantastico e spettacolare, anche se diverso da quello provato precedentemente.” Lui stesso lo ha definito così, suggerendo alla famiglia IRONMAN di continuare su questa strada. L’arrivo è stato emozionante, un tributo da parte di tutti all’uomo, oltre che allo sportivo, che è sempre pronto a sorprendersi e meravigliarsi davanti a nuove sfide come quella di Kona, dove ritiene che con le giuste condizioni sia possibile scendere sotto le nove ore; un risultato sorprendente per un para atleta.
Le prime impressioni a caldo del vincitore maschile, Cyril Viennot hanno confermato una location inaspettata dal punto di vista dei percorsi che si sono rilevati all’altezza di un circuito IRONMAN 70.3. “Nonostante oggi il meteo abbia condizionato la frazione natatoria, e il caldo si sia fatto sentire nelle ore centrali della giornata, è stato davvero emozionante arrivare al traguardo della settima edizione dell’IRONMAN 70.3 Italy Pescara” afferma Viennot. Parere e suggestioni condivise dallo svizzero e dallo spagnolo che con lui sono saliti sul podio, soprattutto per Kung che aveva già vissuto questa esperienza pescarese nel 2013 e che ha trovato il nuovo percorso ciclistico al livello, se non più entusiasmante del precedente.
L’austriaca Lisa Huetthaler, che ha lottato fino alla fine per il suo primo posto, è rimasta entusiasta dei percorsi e dall’accoglienza che solo gli italiani sanno riservare, pensiero ribadito in pieno dalla campionessa svedese Camille Lindholm, neo mamma, il cui desiderio più grande era quello di tagliare il traguardo per la sua bambina e poterla riabbracciare quanto prima.
L’edizione italiana dell’IRONMAN 70.3 si conclude con un podio internazionale entusiasta, ottima premessa per il prossimo appuntamento italiano, l’IRONMAN Italy Emilia-Romagna che si svolgerà a Cervia il prossimo 23 settembre, gara già sold out.
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