Settore giovanile

Diallo, Mele e i loro "fratelli": la meglio gioventù biancazzurra

11.10.2016 08:20

Non solo Davide Vitturini, Nando Del Sole (leggi qui) e Leo Maloku. La "Cantera" biancazzurra offre altri interessantissimi talenti. Da seguire. Perchè tra loro potrebbero esserci i campioni del domani. Da vedere in maglia biancazzurra Partiamo dall'ultimo arrivato, Mamadou Coulibaly, visto con la prima squadra nell'amichevole di Cologna Spiaggia con il San Nicolò. 18 anni a marzo, centrocampista di talento verrà di certo tesserato quando la burocrazia del pallone lo consentirà. Più o meno la stessa situazione di Ibrahima Diallo, jolly interessantissimo che tra linea mediana e difesa può ricoprire più ruoli. Nato in Guinea ma di passaporto senegalese, ha un innato senso tattico che gli consente di sopperire ad alcune lacune di ordine fisico (non è troppo strutturato). Ma ha un sicuro avvenire: i tifosi biancazzurri lo hanno ammirato prima a Pizzoferrato nel luglio 2015 e poi a Palena un anno dopo quando sembrava un veterano e non un baby alle prime armi con la prima squadra. Delle punte Marco Acatullo e Simone Mancini vi abbiamo parlato in tempi non sospetti (vedi in archivio), come del portiere Vittorio Antonino, arrivato da svincolato dal Lanciano ed ora infortunato (due mesi di stop per slogatura alla spalla). Ma Udinese e Napoli già lo seguivano in Frentania e non lo perderanno d'occhio nemmeno adesso che gioca in riva all'Adriatico. In difesa, il jolly Di Giacomo, utilizzato con i grandi da Oddo nel test in famiglia di sabato scorso (come l'altro portiere Giachetta), Stefano Albanese e Francesco Forte (già dallo scorso anno aggregato spesso ai grandi) sono già belle realtà in Primavera, ma occhio al figlio d'arte Filippo Delli Carri. Roccioso come il papà, può disimpegnarsi anche come esterno basso di destra. "Baby Godin" è il nomignolo del classe '99. Dalla cintola in su continua ad incantare Francesco Mele. Si dice che dall'estero, a Milano (sponda rossonera) e ad Empoli siano rimastri stregati da questo centrocampista centrale dall'ottima visione di gioco ed abile in entrambe le fasi di gioco. Deve irrobustirsi, ma ha talento, geometrie e personalità: non a caso è il capitano della Primavera. Di lui vi parlammo ad inizio maggio 2015 (leggi qui) e vi raccontammo l'interesse del Milan a marzo di quest'anno (leggi qui): non ci stupiremmo se tornassimo a parlarne per qualche nuova prestazione doc. Chiudiamo la rassegna con Luca Scimia, classe '99 ex Roma. Storia particolare la sua: è nato in Nuova Zelanda è in Italia dall'età di 8 anni. Esterno d'attacco dotato tecnicamente e di buona struttura fisica, è un prospetto molto interessante già nel giro della Nazionale U20 del suo Paese.

Commenti

Il Bahebeck segreto
Zeman jr attacca l'arbitro: "Tifoso della Juve o del Chieti, sapevo avrei perso"