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Caprari & Verre, i grandi ex: «Delfino, ti amo ma ti batto»

28.11.2017 16:27

Sampdoria - Pescara, gara che pone una serie di intrecci e di amarcord (leggi qui). In particolare, Valerio Verre e - soprattutto - Gianluca Caprari ritrovano il Delfino, compagno di un aparte importante della loro carriera. Ad entrambi Il Secolo XIX dedica un pezzo molto interessante con le loro dichiarazioni.

Noi ve lo riproponiamo in versione integrale:

"Genova - Romani de Roma ma pescaresi nel cuore. Quella di stasera sarà una partita particolare per Gianluca Caprari e Valerio Verre. Partiranno entrambi titolari e sfideranno compagni e allenatore con cui hanno trascorso la scorsa stagione in Serie A e tante emozioni negli ultimi anni. Per Caprari, Pescara e Zeman sono la seconda casa e un maestro-nonno (sua definizione). Per Verre, la squadra biancoazzurra ha fatto follie - è stato l’acquisto più caro del Delfino: 4 milioni all’Udinese nel giugno 2016 - e lui con le due stagioni in Abruzzo ha conquistato la ribalta fino all’interesse della Samp.

«Per me Pescara è una parte importantissima del mio percorso calcistico e di vita - racconta Caprari, 24 anni, che stasera affiancherà Kownacki in attacco - quando sono uscito dalle giovanili della Roma, nel gennaio 2012, avevo 18 anni e mi sono trovato in una dimensione nuova e straordinaria come quel Pescara che faceva la B ma a fine stagione conquistò la storica promozione. C’erano dei grandi come Insigne, Immobile e Verratti e in panchina Zeman che aveva tra l’altro spinto per avermi. Il ricordo più intenso di quella stagione è stata proprio la partita contro la Sampdoria in cui una mia doppietta valse il ritorno in A. Oggi riparlare di quei due gol mi è più facile visto che anche la Samp per fortuna salì battendo il Varese e spero di essere stato perdonato dai tifosi blucerchiati (sorride). A Pescara comunque ho lavorato tanto, ci sono stati momenti belli e brutti, come la retrocessione, però delle 5 stagioni conservo bellissimi ricordi. E naturalmente ho grande affetto e riconoscenza per mister Zeman che per noi calciatori è stato non solo un allenatore che insegnava la cultura del lavoro ma anche una sorta di nonno speciale che ci ha aperto le porte del grande calcio con la sua esperienza e la sua intelligenza».

Stasera però Zeman e gli ex compagni saranno avversari. «Mi aspetto una gara molto difficile perché il Pescara gioca come chiede il tecnico, sempre per fare il risultato - conclude Caprari - hanno qualità e sicuramente voglia di mettersi in mostra in una occasione importante come la Coppa Italia. Dovremo stare attenti e usare al meglio le nostre armi».

Anche per Valerio Verre, 23 anni, pure lui uscito dalle giovanili della Roma e poi esploso a Pescara, quella di stasera sarà una sfida da batticuore. «Io Zeman l’ho avuto solo sei mesi, prima avevo mister Oddo - racconta - anch’io conservo un grande ricordo delle due stagioni a Pescara. Ho lasciato tanti amici, dentro e fuori dal campo, e anche se da lontano sono rimasto loro tifoso. Tutte cose che però in questa sfida dovrò lasciare da parte perché per noi la Coppa Italia è troppo importante e non possiamo permetterci di fallire».

Sul livello degli avversari, Verre avvisa i suoi. «Guai a considerarli una formazione di B: conosco il valore del gruppo, la qualità di tanti singoli, e posso garantire che non è una squadra da metà classifica del campionato cadetto, la sua attuale posizione. Oltretutto avendo Zeman in panchina- prosegue il centrocampista che stasera affiancherà Capezzi e Praet nell’inedita mediana a 3 - è anche una squadra imprevedibile, che gioca sempre all’attacco e non fa mai troppi calcoli. Quindi l’errore che non dobbiamo fare è sentirci di categoria superiore: vanno affrontarli per quello che sono, un bel gruppo allenato da un grande maestro di calcio e di gioco offensivo»".

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