Riparte il toto allenatore. Con un nuovo duello
Dopo la fumata nera con Tesser
Il via libera al direttore sportivo Daniele Delli Carri è finalmente arrivato. Ma il disco verde ha prodotto una partenza con il freno a mano tirato, fino ad un nuovo semaforo rosso. Stavolta ad imporre lo stop è stato Attilio Tesser, da sempre ritenuto la prima scelta di casa Pescara. Esattamente un mese dopo il primo abboccamento, che aveva avuto esito positivo in termini di disponibilità a parlare ma nessuno sviluppo successivo, complice il prolungato standby delle vicende societarie, ieri c'è stato un nuovo contatto tra le parti ma non è stato trovato l'accordo per portare il 66enne tecnico di Montebelluna, specialista in promozioni in serie B, in riva all'Adriatico. Il problema, al momento insormontabile, è di natura economica: troppo alte le richieste di Tesser per un biennale e a questo punto, salvo clamorosi colpi di scena ad oggi non preventivabili, la pista può ritenersi definitivamente chiusa. La distanza tra richiesta ed offerta, infatti, è considerata da ambo le parti troppo ampia e non risulta che Delli Carri e Tesser si siano dati un nuovo appuntamento per provare a venirsi incontro e trovare così la quadra. Nonostante il grosso ritardo (il 15 si partirà per il ritiro di Palena ed il Delfino è una delle poche squadre ancora senza allenatore), il Pescara non si fa prendere dalla frenesia e resta alla finestra, valutando gli altri profili nel taccuino del ds Delli Carri. D'altro canto, anche qualora ieri si fosse trovata una bozza di accordo con Tesser sull'ingaggio, c'era un altro ineludibile passaggio da completare prima di poter mettere nero su bianco: la rescissione del contratto dell'allenatore ancora in vigore con la Triestina (scadenza 30 giugno 2025). Ed anche su questo fronte i primi colloqui non hanno sortito alcun effetto, andandosi ad instaurare una sorta di braccio di ferro tra Tesser ed il club giuliano che non faceva indurre all'ottimismo. Oggi è previsto un nuovo contatto tra gli agenti di Tesser ed il ds alabardato Morris Donati, ma a questo punto, senza avere in mano nulla di concreto dal Pescara (o da altre squadre), Tesser non ha interesse ad uscire subito dal vincolo soprattutto alle condizioni della Triestina, che chiaramente tira sul prezzo dell'indennità di fine rapporto da corrispondere. Ma questi ora non sono più affari che interessano al Delfino, che ha ancora una panchina da assegnare. Nelle idee del club il successore di Emmanuel Cascione dovrà arrivare entro venerdì e a questo punto si può considerare in pole una vecchia idea: Silvio Baldini. I contatti con l'esperto tecnico di Massa sono già partiti ed entro 48 ore si può arrivare alla fumata bianca. A lui Delli Carri aveva già pensato un paio di volte in passato, l'ultima subito dopo il malore di Zeman accusato lo scorso dicembre, poi si sono sempre fatte altre scelte. Adesso, però, potrebbe essere la volta buona per portare alla corte biancazzurra un allenatore che fa del calcio propositivo il suo marchio di fabbrica. Baldini, reduce da una non positiva esperienza a Crotone da subentrante (un solo mese, dal 20 febbraio al 21 marzo, con una vittoria in 5 partite), ha voglia di rimettersi in gioco e Pescara è da lui ritenuta piazza importante e adatta al suo modo di concepire il calcio. Al management pescarese piace assai anche Fabio Caserta, che però non vorrebbe scendere di categoria, e non vanno trascurate le ipotesi, di giovani emergenti come Andrea Chiappella (che tuttavia deve liberarsi dalla Giana Erminio, essendo legato al club di Gorgonzola fino al 2026). Lui piace tantissimo e verrà fatto un tentativo per liberarlo. Non si è pessimisti, anzi… Il nuovo testa a testa sembra quindi tra Baldini e Chiappella. Solo residuale l'opzione Ledian Memushaj.
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