Pasquato: “Siamo partiti in sordina, ma…”
Il Pinturicchio biancazzurro Cristian Pasquato non vuole fermare la sua rincorsa. A Pescara vuole recuperare il tempo perso. Da giovanissimo era ritenuto un potenziale campione, tante erano le aspettative sul suo conto. Il talento ha promesso sin da tenera età traguardi prestigiosi, ma Pasquato ha finora raccolto poco. Venerdì respirerà un po' d'aria di casa nell'anticipo contro il Vicenza, ma non c’è spazio per i sentimentalismi. C’è solo da pensare al suo Pescara: "Torno dalle mie parti: sono del Padovano, viviamo in campagna; sarà un'ottima occasione per rivedere i miei parenti tra cui mia sorella Rebecca e mio fratello Alex. Pescara è una bellissima città, tutta a misura d'uomo, c'è il mare, il sole, la gente è molto ospitale e poi c'è molta passione per la squadra di calcio della propria città. E ovviamente del buon cibo. Ma non lo scopro oggi: quando ero a Lecce Eusebio Di Francesco insieme a Oddo e Carrozzieri ci hanno fatto assaggiare gli arrosticini, cucinandoli per noi. Mi trovo veramente bene con tutti, anche se ho legato molto con Guana e Memushaj e spesso usciamo anche con le famiglie, abbiamo un ottimo feeling", confida tramite il sito ufficiale del suo nuovo club. Con la maglia biancazzurra vuole spiccare il volo. Per il bene suo e del Delfino deve disputare una stagione importante. Da lode. "Vengo da un anno disastroso, dove si era partiti con ben altri obiettivi”, continua Pasquato. “Mi è servito da lezione: ora guardo giorno per giorno, partita per partita. L'unica cosa certa è che voglio arrivare presto a conquistare 50 punti, quei punti che ti danno la certezza della salvezza. Abbiamo iniziato un po' in sordina, ma siamo consapevoli che è mancato solo il risultato, non la prestazione. Dobbiamo sempre migliorare con fatica e allenamento”. L’attacco biancazzurro è atomico per la categoria: “Melchiorri lo chiamo il molleggiato! Arriva su tutti i palloni e ha un modo di andarseli a prendere che mi fa impazzire!; Maniero è il bomber da area di rigore, una certezza. Caprari è funambolico: mi dispiace per il suo infortunio che lo terrà lontano dal campo, ma ha carattere per superarlo. Politano è il folletto, sgattaiola con velocità tra gli avversari. Pogba è "the big man", un muro difficile da spostare, un combattente. Sowe è la freccia, veloce e preciso. Da Silva è "baby" il piccolo di casa, ma che fa dei gran numeri". E di Baroni pensa? "Lo conosco dai tempi della Juve anche se non abbiamo mai lavorato insieme. E' un allenatore molto preciso, studia tutto, non lascia nulla al caso. L'anno scorso ha fatto un campionato straordinario ed è logico che voglia confermare o migliorare la stagione appena passata. E' molto presente: sa come prenderci e il suo messaggio ci arriva dritto in testa"
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