Prima squadra

Il Pescara non sa più vincere e cede (2-0) anche a Frosinone

Decisivi i cambi di Nesta nella ripresa. Impalpabili i biancazzurri

14.12.2019 14:02

A CURA DI ANDREA SACCHINI - 

Un Pescara abulico e spuntato cede 2-0 a Frosinone senza colpo ferirre e vede allungare a un mese il periodo senza la gioia dei 3 punti. Dopo un primo tempo equilibrato senza grandi acuti nè da una parte nè dall'altra, la ripresa è tutta un'altra musica con i cambi vincenti di Nesta (decisivi i subentrati Dionisi e Haas, ndr) e l'atteggiamento completamente diverso dei ciociari. 

Rivoluzione quasi completa per il tecnico Luciano Zauri, che dopo il pareggio subito quasi in extremis sabato scorso con il Venezia cambia diversi giocatori per infortunio e soprattutto tandem d'attacco. Davanti Kastrati, confermato nonostante le incertezze delle ultime partite, agiscono Vitturini nell'inedito ruolo di centrale, Drudi e Scognamiglio. A centrocampo Zappa e Crecco esterni con Busellato e Kastanos nel mezzo a cucire il gioco. In avanti, stante l'indisponibilità di Brunori e le ultime prove opache di Borrelli, spazio a Memushaj sulla linea della trequarti a supporto dell'affiatata coppia Machin-Galano. Indisponibili tra i tanti Fiorillo, Bettella, Ciofani, Tumminello, Balzano e Chochev.

Reduce da 4 vittorie consecutive tra le mura amiche con 10 gol realizzati e 0 subiti, Alessandro Nesta dà fiducia allo stesso brillante undici dell'ultimo mese con il peso dell'attacco affidato sulle spalle del tandem Ciano-Novakovic. Spazio anche per gli ex Capuano e Zampano nel 3-5-2 di partenza. 

Buon Pescara in avvio con reparti corti e ottimo fraseggio a caccia del giusto passaggio profondo ad innescare le punte. Per annotare però il primo vero tentativo verso lo specchio della porta bisogna arrivare al minuto 21' quando l'ex Zampano dalla destra pesca nel mezzo Brighenti liberissimo di controllare e calciare con la sfera che termina fuori di un nulla. La prima incertezza dell'inedita retroguardia del Delfino carica i padroni di casa, non certo spettacolari a vedere ma che in passato hanno già dimostrato di essere maledettamente concreti tra le mura amiche. Per contro è sempre l'undici di Zauri, pur senza mai arrivare ad impensierire Bardi, a cercare di dare maggiore ritmo ad un match equilibrato e soprattutto bloccato. Neanche il finale di frazione in crescendo dei biancazzurri regala emozioni, con il Frosinone a fare densità a centrocampo ad arginare sul nascere ogni tentativo di verticalizzazione per la velocità e lo strapotere fisico degli spauracchi Galano e Machin. 

Nessun cambio e stessi ritmi bassi nella ripresa, con il primo brivido per Kastrati che arriva al 7' con un contropiede ben orchestrato da Ciano che da oltre 25 metri non inquadra lo specchio della porta. Il primo tentativo di cambiare il corso della gara è portato dal tecnico dei ciociari Nesta, che al 12' toglie dalla mischia un fumoso Novakovic per affidarsi all'esperienza e alla qualità di Dionisi. Al 18' l'episodio che cambia la storia della partita: la difesa pescarese si apre sulla finta di tiro del neo-entrato Dionisi, che nel mezzo pesca Maiello tutto solo di battere a rete: 1-0 e partita in salita per l'undici di Zauri, impalpabile per un'ora di gioco negli ultimi 30 metri. Reazione del Delfino sterile e ben controllata da un Frosinone più sciolto e frizzante dopo il vantaggio ottenuto e tutt'altro che remissivo nel trovare il punto per chiudere la contesa. Nel tentativo di dare maggiore sostanza all'attacco dopo il fallimento della coppia Machin-Galano senza un terminale di riferimento offensivo, Zauri si gioca la carta Maniero per Vitturini. Il cambio subito modifica il peso specifico dell'attacco, ora finalmente in grado di poter dare filo da torcere ai padroni di casa. Alla mezz'ora (non è un caso, ndr) il primo tiro in porta degno di nota per la squadra di Zauri, con Galano che dal limite costringe Bardi a rifugiarsi in corner. Al 36' fuori anche Memushaj (completamente fuori dalla manovra) per Melegoni. Un minuto dopo ci prova dal limite senza fortuna Kastanos con il pallone abbondantemente largo. 

Il Pescara rischia e al 38' il Frosinone sfiora per 2 volte il colpo del ko: prima Kastrati è decisivo su Paganini in situazione di 1vs1, poi Haas in piena area di rigore sbaglia completamente la ribattuta su ennesimo svarione difensivo della squadra di Zauri, completamente sbilanciata in avanti dopo l'ingresso anche di Borrelli per Busellato. Altra occasione clamorosa per il 2-0 al 45' con Dionisi completamente libero in area in contropiede su suggerimento di Ciano che spara a lato. Al 49' il raddoppio è realtà e questa volta Dionisi con un tocco morbido tutto solo davanti a Kastrati non sbaglia su passaggio splendido profondo di Haas. Termina qui, con il Delfino a secco di successi da oltre un mese. 

 

FROSINONE-PESCARA 2-0 (primo tempo 0-0)

MARCATORI: 18'st Maiello (F); 49'st Dionisi (F).

FROSINONE (3-5-2): Bardi; Brighenti, Ariaudo, Capuano; Zampano (18'st Haas), Paganini, Maiello, Gori, Beghetto (44'st Salvi); Novakovic (12'st Dionisi), Ciano. A disposizione: Bastianello, Iacobucci, Eguelfi, Krajnc,Tribuzzi, Vitale, Citro, Trotta, Matarrese. Allenatore: Nesta.

PESCARA (3-4-2-1): Kastrati; Vitturini (28'st Maniero), Drudi, Scognamiglio; Zappa, Busellato (38'st Borrelli), Kastanos, Crecco; Memushaj (36'st Melegoni); Galano, Machin. A disposizione: Farelli, Sorrentino, Del Grosso, Campagnaro, Palmiero, Ingelsson, Bruno, Masciangelo, Bocic, Cisco. Allenatore: Zauri.

ARBITRO: Marco Serra della sezione di Torino (La Notte-Macaddino).

NOTE: Presenti sugli spalti circa 6mila spettatori con circa 300 sostenitori ospiti. Ammoniti: Busellato. Espulsi: nessuno. Recupero: 1'pt; 5'st.

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