Sebastiani, cessione club e plusvalenze: importanti dichiarazioni e retroscena
Il presidente ai microfoni di Ciro Venerato al Tgr Rai 3
Gli ultimi sviluppi della cessione del club nelle parole del presidente Daniele Sebastiani come rilasciate ai microfoni di Ciro Venerato per il Tg3 Rai ed. Abruzzo. Closing possibile già ad aprile, trattativa ormai ai dettagli dopo le ultime 4 call con Miami con uno degli imprenditori pronti a rilevare il pacchetto di maggioranza del club (circa il 76%). Ian George è un semplice intermediario, si evince dal servizio di Ciro Venerato intitolato SEBASTIANI MADE IN USA: ”CLOSING VICINO".
Ecco le parole di Sebastiani sulla chiusura delle trattative per la società: “Significherebbe aver coronato quello che è il mio desiderio di passare la mano a persone perbene e serie che possono garantire un futuro al Pescara. Ho avuto rapporti con persone fisiche, che ho conosciuto, che hanno già investimenti in questo mondo e che hanno voglia di investire in Italia nel calcio. Chiaramente in questa fase dovrò affiancarli per dare un minimo di garanzia e non ho alcun tipo di timore”.
Circa il caso plusvalenze: “Se è vero come è vero che le contestazioni sarebbero su operazioni cosiddette baciate, dove non c'è scambio di denaro, il Pescara dovrebbe essere fuori da questa logica perchè noi abbiamo venduto o comprato dei giocatori incassando o mettendo dei soldi. E anche dal punto di vista economico e finanziario ci sono stati dei movimenti che giustificano quello che sto dicendo”. Sulla circostanza che il bilancio non avrebbe consentito l'iscrizione al campionato cadetto senza tali operazioni, dice: “Nel caso in cui noi non avessimo venduto giocatori avevamo un parametro, se non vado errato, che ci portava una carenza di un milione e mezzo. Non credo che sarebbe fallito il Pescara per un milione e mezzo o non si sarebbe iscritto”.
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